
Facta.news
January 17, 2025 at 02:43 PM
_“L’11 gennaio il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio ha pubblicato un editoriale intitolato “Fuck Checking”. Insieme a molte considerazioni legittime e anche condivisibili, tuttavia, Travaglio descrive il programma di fact-checking sulle piattaforme Meta con gravi travisamenti ed esagerazioni. Questi fanno sì che al pubblico non siano fornite informazioni corrette su ciò in cui consiste il lavoro nostro e di molti colleghi da tutto il mondo all’interno del Third Party Fact-checking Program (3PFC), attivo in Italia dall’inizio del 2018 e di cui Facta è uno dei due partner italiani._
_In particolare, Travaglio scrive: «Nel mondo dorato del fact-checking degli amici di Zuckerberg, è vietato chiamare col suo nome lo sterminio israeliano di palestinesi a Gaza». Questo passaggio del direttore del Fatto – già coautore nel 2006 de Le mille balle blu – è gravemente inesatto. Idee e opinioni sono escluse in modo esplicito dal tipo di contenuti di cui si occupa la collaborazione con i fact-checker, secondo le linee guida fornite dalla stessa Meta e pubblicamente disponibili. Così come non ha alcun fondamento l’accusa di esserci occupati delle scelte linguistiche per descrivere la guerra a Gaza. Il riferimento di Travaglio è forse al cosiddetto ‘shadow ban’, e che nulla ha a che fare con il nostro lavoro.”_
✍️ *Il direttore di Facta Giovanni Zagni risponde all’editoriale del Fatto Quotidiano sul programma di fact-checking di Meta* https://www.facta.news/articoli/risposta-travaglio
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