La questione delle foibe e i massacri avvenuti in Istria tra il 1943 e il 1947 rappresentano una pagina tragica della storia italiana, spesso trascurata o negata dal partito comunista e varie succursali negli anni successivi. Durante questo periodo, i partigiani jugoslavi, sotto la guida di Tito, perpetrarono violenze contro gli italiani, considerati nemici del popolo. Le vittime furono gettate nelle foibe, cavità carsiche che divennero simbolo di questi eccidi.Le foibe sono diventate sinonimo di una violenza sistematica e di una pulizia etnica che ha colpito la popolazione italiana in quelle terre, con migliaia di persone uccise o costrette all'esilio. La commemorazione della Giornata del Ricordo è fondamentale per non dimenticare questi eventi e per riconoscere le sofferenze inflitte a un intero popolo in cui ancora oggi i partiti di SINISTRA continuano a far finta di nulla senza alcuna celebrazione, come il silenzio di tutta la minoranza di Governo (5 stelle compresi) degli atti vandalici con scritte offensive sulle tombe delle foibe a Bosovizza 2 giorni fa. PARLIAMONE NELLE SCUOLE. Anche nelle scuole bisogna insegnare questa storia, in quanto molti insegnanti nemmeno ne parlano solo per una convenienza politica. Bisogna spiegare agli studenti che non esistono "Italiani di serie A e italiani di serie B. Ricordare anche che 350.000 esuli italiani in fuga dal regime comunista slavo, in cui migliaia di innocenti vennero ammazzati e INFOIBATI dai comunisti: una strage infame che qualcuno in Italia, vergognosamente, nega sia stata compiuta". Ieri sera a Bologna, i soliti rappresentanti dei centri sociali e dei collettivi studenteschi hanno sfilato contro il #giornodelricordo con le bandiere titine, facendo apologia dei partigiani jugoslavi che ammazzarono donne, bambini e civili solo perché erano italiani, questi sono i SINISTRI, ricordatelo bene.