SI È CONCLUSO IL 75ESIMO FESTIVAL DI SANREMO. Nonostante non seguo la kermesse da 30 anni, quest'anno, forse tirato in casa da mia figlia, sono stato largamente coinvolto nel Festival. Il mio vincitore morale è senza ombra di dubbio Simone Cristicchi. A quanto pare anche la conduzione ha avuto un importante successo con record di ascolti e uno spettacolo sicuramente all’altezza. Da ricordare in negativo il tentativo di una certa stampa di buttarla sempre in politica, possibilmente per sollecitare artisti e conduttori ad esprimere qualcosa contro il governo Meloni. A questa critica spicciola fomentata dai soliti giornalai piegati a SINISTRA in modo ridicolo, mi piace contrapporre un gigantesco Cristicchi , che senza clamori ci ha riportato alla vita vera e all' importanza nel prenderci cura dei nostri anziani. Bisogna non dimenticare, l'esclusione di Simone Cristicchi da parte di Amadeus alcuni anni fa alla partecipazione del festival di San Remo determinato soprattutto da alcuni fattori opposti al pensiero unico. Fu etichettato in quanto colpevole di aver portato a Sanremo una canzone dedicata alla madre malata, colpevole di aver tenuto un concerto in cattedrale, colpevole di essere contro l’utero in affitto, colpevole di aver scritto un musical sulle Foibe e sull’esodo istriano, giuliano e dalmata. Ancora in questi giorni, alcuni psudo giornalisti lo hanno colpevolizzato per aver dichiarato di essere stato escluso dal Festival woke di Amadeus, e dichiarato colpevole anche perché la sua canzone ha riscosso piacere ad alcuni membri di Pro vita. La decisione presa tempo fa, ha sicuramente suscitato diverse reazioni nel mondo musicale. Sono del parere che è importante riflettere sulle scelte artistiche in cui vengono fatte in contesti di grande visibilità. Ogni decisione può influenzare la carriera di un artista, aprendo o chiudendo determinate porte. Auspico che simili situazioni possano essere gestite con la massima trasparenza e rispetto per i professionisti coinvolti. La musica italiana ha bisogno di continue opportunità di crescita e confronto. C’è chi usa la faziosità ideologica per dividere anche durante uno spettacolo musicale e c’è chi racconta valori profondi, capaci di unire tuttalitalia. Alla prossima edizione!