*Sanremo 1930, il torneo dei giganti* Nel 1930, a Sanremo, si giocò uno dei tornei di scacchi più importanti al mondo. Vi presero parte tutti i più grandi giocatori del tempo e fu un evento che contribuì a mettere la cittadina ligure nelle mappe europee ancor prima del successo che poi avrà la kermesse musicale. Enrico Cecchelli, nel suo libro "Sanremo 1930, il torneo dei giganti", racconta le unicità del centro ligure: dalle grandi manifestazioni culturali, come le “Prime” di Mascagni, alla direzione di Pirandello del Teatro Stabile. Fino agli avvistamenti di personaggi come Paul Valery, Maria Callas, Winston Churchill. Scorrere la lista degli iscritti al torneo è impressionante. Ci sono, tra i tanti invitati dall’organizzatore-giocatore Rosselli del Turco, i nomi di Alekhine, Nimzowitsch, Bogoljubov, Rubinstein, Tartakover, Maroczy, Colle, Yeats. In totale 16 giocatori che ancora oggi si studiano sui manuali per i loro contributi teorici nello sviluppo di una difesa, di una variante, di una novità. Gli unici assenti erano Euwe, Canal, Capablanca (su cui pesava il veto di Alekhine) e Lasker. Il torneo si svolse dal 15 gennaio al 2 febbraio. Chi vinse? Alekhine. Con una performance clamorosa: 14 punti in 15 partite: ovvero 13 vittorie e 2 patte. Cosa vinse? Ben 10mila lire dell’epoca, un montepremi mica male. E quando finivano le partite alle scacchiere cosa succedeva? Facile: tutti a ballare, scacchisti e accompagnatrici, nel salone del Casinò di Sanremo, vestito a festa per la grande manifestazione sportiva.