PARROCCHIA SANTUARIO B.V. MARIA S.S. DEL SOCCORSO
PARROCCHIA SANTUARIO B.V. MARIA S.S. DEL SOCCORSO
February 3, 2025 at 04:57 PM
🟦 *LA “MADONNINA DI CIVITAVECCHIA”* *3 febbraio 1995* *LA SECONDA E TERZA LACRIMAZIONE* La “Madonnina di Civitavecchia” è una statuetta in gesso alta 42 cm, raffigurante la Regina della Pace, realizzata dall'artigiano croato Sqepan Vlaho. Venne acquistata a Medjugorje il 16 settembre 1994 da don Pablo Martin, parroco della chiesa di Sant'Agostino a Civitavecchia, che il 18 settembre la donò alla famiglia Gregori, abitante in via Pantano, composta dal capofamiglia Fabio, dalla moglie Anna Maria Accorsi e dai figli Jessica e Davide. *La prima lacrimazione avvenne il 2 febbraio 1995* *La seconda lacrimazione avvenne il giorno seguente, venerdì 3 febbraio 1995, alle ore 18,30 circa.* Erano presenti il parroco don Pablo, la famiglia Gregori e ad altre persone che ne hanno dato testimonianza. La statuetta lacrimò di nuovo alle ore 21,15 di quello stesso giorno. Il capofamiglia Fabio Gregori ed altre persone vegliarono tutta la nottata in preghiera, e così anche durante le notti successive. *TESTIMONIANZA DI FABIO GREGORI (6 maggio 1995):* “Il 3 febbraio alle 18, 45 Padre Pablo era venuto con 10 persone nella mia casa. Poi ci siamo assentati io e P. Pablo per tornare in chiesa onde sistemare il salone per una festa. Tornati in casa, P. Pablo si è trattenuto a pregare davanti alla Madonnina qualche tempo, io ne ho approfittato per prendere della legna per il camino. Mi sono voltato e ho visto che dalla parte destra, dall’occhio destro fuoriusciva liquido che formava una goccia a chiazza grande. Ho chiamato padre Pablo e gli altri che erano in casa. Ci siamo inginocchiati e abbiamo notato che il liquido fuoriusciva dall’occhio destro. Fuoriuscivano piccole goccioline che si allargavano e si raggruppavano in un rigo di sangue già preesistente. Ho notato pure che la lacrima di sinistra già preesistente aveva cambiato forma, ma io fissavo soprattutto la grande. Poi il parroco si è allontanato”. *TESTIMONIANZA DI ANNA MARIA ACCORSI, moglie di Fabio Gregori (4 maggio 1995):* “Il giorno 3 febbraio alle ore 18, 45 vengo chiamata da mio marito e vedo il formarsi di una lacrima di sangue dall’occhio destro e scorrere verso destra piegando in basso e ricongiungersi con la precedente lacrimazione". *TESTIMONIANZA DEL PARROCO DON PABLO MARTIN (7 ottobre 1995):* “Il secondo giorno (3 febbraio, venerdì) mi recai più volte in casa di Fabio Gregori, senza che ci fossero fatti nuovi, fino alle 18,45. A quell’ora ritornavo dalla chiesa, insieme a Fabio, dopo aver preparato una festa di carnevale per i bambini. Fabio discese dalla macchina prima di me; quindi passai io davanti alla Madonnina, prima di entrare nella casa, e mi fermai a dire un’Ave Maria e ad osservare come era. Non c’era nessuna novità. Entrai nella casa, dove trovai altre persone, non saprei dire esattamente chi né quante. Ci sedemmo in cucina. Dopo un po’ (due o tre minuti). Fabio, che stava fuori a raccogliere legna per il camino, chiamò in fretta me e la moglie Anna Maria, perché - disse - la Madonnina stava piangendo un’altra volta. Ricordo che uscimmo tutti in gran fretta; la nicchietta della statua era illuminata (come l’avevo visto qualche minuto prima) dalle lampadine elettriche di cui è dotata. Allora vidi la differenza da come l’avevo visto poco prima. Vidi che si era formata come una chiazza di sangue, che appariva come un ematoma, sulla guancia destra; nella parte bassa sembrava come se quel sangue incominciasse a formare qualche gocciolina. Il tutto era proporzionato alle dimensioni della statua, quindi molto piccolo. I due rivoli di sangue che già c’erano, della prima lacrimazione, mi sembrarono diventati di colore rosso vivo, mentre prima li avevo visti di un colore bruno, come il sangue coagulato. Chiesi una lampadina tascabile per osservare meglio; ero in ginocchio, in una posizione scomoda per la mia schiena; vedevo, sì, ma avrei desiderato vedere meglio (sono miope) ed inoltre con me c’erano altre 7-8 persone che guardavano, per cui mi alzai, per lasciare che gli altri si avvicinassero a guardare da vicino. Ricordo di aver recitato il Rosario, meditandolo. A metà del Rosario arrivò Enrico Gregori, che scattò alcune fotografie, come aveva fatto il giorno anteriore. Finito il Rosario, andai via, con l’intenzione di fare una prima relazione per il Vescovo. Consigliai di non toccare nulla, di non perderla di vista e di proteggerla con un vetro o qualche cosa". Il parroco testimoniò ancora il 29 marzo 1996: “Ho visto come se si fossero formate delle goccioline... Ricordo che si era formata una chiazza marrone e qualche gocciolina si era addensata nell’occhio inferiore. Era di colore bruno il secondo giorno, ma quella sera, dopo qualche minuto, si era formato sangue fresco”.
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