Tre proposte di Silvana De Mari per soccorrere i bambini ancora vivi nel seno della loro mamma e convincerla a non sopprimerli . Con tutta la tenerezza per le donne davvero disperate, sole, distrutte dai motivi gravissimi che le inducono a questo ... 1) Ascoltare il battito del bambino prima di abortire. Si e' cosa terribile... ma lo e' di piu' uccidere il proprio bambino. 2)Via i medici abortisti dagli ospedali, prestino servizio nelle cliniche di morte specializzate, non in strutture pubbliche perche' spingono ad abortire per qualunque malformazione vera o presunta. 3) L'aborto non sia a carico del servizio pubblico. La sanita' pubblica deve sostenere le necessita' non le scelte. Curare e guarire un cancro e' una cosa bellissima e questo e' un valore universalmente riconosciuto e condiviso. Togliere la vita ad un esserino inerme non e' un valore condiviso, e per noi che lo consideriamo un assassinio, non possiamo essere costretti a finanziarlo con le nostre tasse. Noi di Non si Tocca la famiglia aggiungiamo una 4° richiesta : Accanto ad ogni donna intenzionata ad abortire ci sia un volontario di un CAV (centri di aiuto alla vita)pronto a offrire tutto il supporto per affidare il bambino in anonimato ad una coppia desiderosa di un figlio, per supportare la gravidanza con aiuti concreti, per sostenere la solitudine di una scelta che non portera' da sola ma che verra' presa in carico da altri fino al parto. Che ne pensate? #dirittodivivere #vita #nonnelmionome