‼️ È inaccettabile che i dipendenti pubblici, dopo una vita di lavoro al servizio del Paese, non abbiano il diritto di ricevere in tempi ragionevoli l’erogazione del Trattamento di Fine Servizio (TFS) e del Trattamento di Fine Rapporto (TFR). Una discriminazione ingiustificata che non è più tollerabile. Nel settore privato il TFR viene erogato subito dopo la cessazione del rapporto di lavoro, mentre nel pubblico il pagamento può avvenire anche dopo 24, 27 o addirittura 60 mesi. Oltre 1 milione e 600 mila lavoratrici e lavoratori sono costretti ad attendere anni. ✍️ Quasi 50.000 lavoratrici e lavoratori hanno sottoscritto una petizione per chiedere una riforma immediata; un intervento legislativo non è più rinviabile, soprattutto alla luce della sentenza n. 130 della Corte costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il differimento del Trattamento di Fine Servzio per i dipendenti pubblici. La Uil ribadisce la necessità di equiparare pubblico e privato nei tempi di erogazione del TFS/TFR, garantendo l’anticipo senza penalizzazioni per chi lo richiede e non lasciando la questione alla discrezionalità del sistema bancario, dove le condizioni sono spesso sfavorevoli per il lavoratore. 📢 Il Governo si assuma la responsabilità di mettere fine a questa discriminazione. Continueremo a lottare fino a quando questa battaglia non sarà vinta. ➡️ Lo ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo, in occasione di un incontro dedicato al tema del TFS/TFR con sindacati, associazioni, giuristi e rappresentanti del settore pubblico.