La sofferenza vissuta dagli ostaggi e la spettacolarizzazione dei carnefici: una contrapposizione tra l’umano e il disumano che, in situazioni di grande sofferenza, raramente si manifesta con tanta forza e precisione. “Eppure, anche in un giorno simile c’è chi romanticizza il terrore: «il mare sullo sfondo», scrive qualcuno, «le foto dei martiri». Lo scrive in Europa, in Italia. E non si parla di schegge impazzite, nascoste dietro il muro dell’anonimato social, ma di presenze costanti entro quello che, per abitudine, si definisce «il pubblico dibattito» del mainstream, fra salotti televisivi e carta stampata.” David Schey su InOltre https://inoltreblog.com/umano-e-disumano-degli-occhi-di-un-giovane-padre-e-di-chi-romanticizza-il-terrore/