𝗥𝗲𝗰𝘂𝗽𝗲𝗿𝗼 𝗲 𝗦𝗽𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲: 𝗟𝗲 𝗠𝗮𝗿𝘇𝗲 𝗔𝘂𝘁𝗼𝗰𝘁𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗩𝗶𝗴𝗻𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗿𝗮𝘇𝗶𝗮 𝗗𝗲𝗹𝗲𝗱𝗱𝗮 (𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪) Il progetto del parco “𝑰𝒍 𝒑𝒊𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝑮𝒓𝒂𝒛𝒊𝒂 𝑫𝒆𝒍𝒆𝒅𝒅𝒂”, realizzato grazie all’impegno dei 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶, prevede la riqualificazione integrale degli spazi narrati dalla scrittrice premio Nobel, includendo il ripristino dell’antica vigna, un tempo appartenuta alla sua famiglia e descritta nelle sue opere. A seguito dell’autorizzazione concessa dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Sardegna per l’impianto viticolo a uso sperimentale, i volontari hanno messo a dimora, nella località di Su Pinu, 𝗺𝗶𝗹𝗹𝗲 𝗯𝗮𝗿𝗯𝗮𝘁𝗲𝗹𝗹𝗲 donate dal vivaio Oliplant, testimoniando un forte senso di appartenenza e partecipazione comunitaria. Il prossimo passo sarà l’innesto delle 𝘃𝗮𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗰𝘁𝗼𝗻𝗲 previste dal progetto sperimentale: Cannonau, Nera del Ponte, Bovale (Bovaleddu), Alvarega, Guarnaccia (Granatza) e Pansale. Le superfici viticole destinate alla sperimentazione devono rispettare le condizioni stabilite dalla normativa comunitaria e nazionale per l’intero periodo di studio. I risultati ottenuti verranno messi a disposizione del servizio pubblico competente e adeguatamente divulgati. Per questo motivo, fin dalle prime fasi, è stata essenziale la collaborazione con le agenzie regionali 𝗔𝗴𝗿𝗶𝘀 e 𝗟𝗮𝗼𝗿𝗲. Nei giorni scorsi, alcuni esperti dell’organizzazione 𝘖𝘳𝘵𝘩𝘰𝘣𝘦𝘯𝘌𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦, tra cui l’𝙖𝙜𝙧𝙤𝙣𝙤𝙢𝙤 Francesco Deledda, accompagnati dal 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗟𝗮𝗼𝗿𝗲 Tonino Costa, si sono recati a Villasor, presso la 𝗰𝗮𝗻𝘁𝗶𝗻𝗮 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗔𝗴𝗿𝗶𝘀, dove sono stati accolti dai tecnici dell'ente per recuperare le marze delle varietà catalogate. È proprio in questa struttura pubblica, specializzata anche nelle microvinificazioni – ossia vinificazioni su piccole quantità di uve, dai 10 ai 15 chili per tipologia – che verrà trasformato il prodotto proveniente da Su Pinu. Una volta completata la fermentazione, il vino sarà sottoposto a rigorose analisi chimico-fisiche e a valutazioni analitiche e sensoriali per garantirne la qualità. "𝐸 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑙’𝑢𝑣𝑎, 𝑞𝑢𝑎𝑠𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑎 𝑣𝑖𝑛𝑜, 𝑞𝑢𝑒𝑙 𝑣𝑖𝑛𝑜 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑜 𝑚𝑎 𝑠𝑎𝑝𝑜𝑟𝑜𝑠𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑎 𝑎𝑖𝑢𝑡𝑎𝑡𝑜 𝐶𝑜𝑠𝑖𝑚𝑎 𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑟𝑎𝑟 𝑓𝑟𝑎𝑛𝑐𝑜𝑏𝑜𝑙𝑙𝑖 𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑑𝑖𝑟 𝑚𝑎𝑛𝑜𝑠𝑐𝑟𝑖𝑡𝑡𝑖." Il luogo tanto caro a 𝗚𝗿𝗮𝘇𝗶𝗮 𝗗𝗲𝗹𝗲𝗱𝗱𝗮, grazie all’impegno della 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮, potrà così tornare a vivere, rappresentando un punto d’incontro tra recupero culturale, storico e agricolo, con l’obiettivo di valorizzare il territorio e le sue radici. 𝘽𝙚𝙣𝙚 𝙢𝙚𝙙𝙖! -- Post Facebook: https://www.facebook.com/share/p/1BquWpL6ht/ Post Instagram: https://www.instagram.com/p/DFkXjZevPSz/?igsh=MWV1cm00ZmduMDBhaA==