Condanno la Consulta per una decisione ideologica sulla genitorialità di due madri. Condanno fermamente la decisione della Consulta su questo tema. La discussione che porta ad accettare l'idea che due donne possano avere un bambino per soddisfare un loro desiderio è profondamente ingannevole. Ripetiamo un concetto fondamentale: non esistono "figli di due madri", ma soltanto bambini privati della figura paterna perché due donne hanno voluto realizzare un proprio desiderio. Si possono raccontare tutte le favole possibili e usare i bambini come strumento per abbattere le barriere poste dal diritto, spesso sotto la pretesa ipocrita di dover "salvaguardare i diritti di questi minori che ormai sono qui". Ma una cosa è certa: la realtà non si piega ai desideri. Prima o poi, le fondamenta su cui si basa la famiglia presenteranno il conto, e ciò che oggi viene permesso sarà riconosciuto nella sua intrinseca aberrazione. Non indietreggio e, peggio ancora, non resto in silenzio. Combatto l'ideologia del politicamente corretto e non mi piego a questa moda in cui i bambini vengono trattati come desideri-oggetto. Esistono una mamma e un papà. Né tantomeno prendo lezioni dalla solita retorica di chi si sente in diritto di avere in tasca la verità assoluta.