La sospensione del pugile Kelif non è solo una notizia sportiva, ma simboleggia il crollo di un'ideologia aberrante: quella che, in maniera surreale, ha cercato di giustificare la violenza contro le donne. Di fronte a un tale scenario, risulta ancora più sconcertante ascoltare chi si permette di impartire lezioni sul concetto di Patriarcato. Questa vicenda, in tutta la sua drammaticità, rappresenta una replica inequivocabile a quelle voci sedicenti "progressiste" che, purtroppo, sembrano ancora determinate a difendere l'indifendibile.