https://www.instagram.com/reel/DKN3GLtJkmB/?igsh=ZWJsNHJ6ZnU3ejdm *Aiuti a Gaza: cosa sta succedendo?* La Gaza Humanitarian Foundation (GHF), fondata dagli USA e sostenuta da Israele, è stata pesantemente criticata dall’ONU e dalle organizzazioni umanitarie per aver politicizzato la distribuzione degli aiuti e per contribuire agli obiettivi genocidi di Israele. La GHF ha istituito solo 4 “mega-centri” di distribuzione di aiuti, sotto la stretta protezione delle IOF e di mercenari statunitensi, con soldati israeliani dispiegati intorno ai centri per “protezione”, sostituendo l’ex rete ONU composta da oltre 400 punti di distribuzione. Seguendo il piano di Israele di dividere Gaza in campi di concentramento, i palestinesi sono ora costretti a percorrere lunghe distanze, attraversare recinzioni sorvegliate, sottoporsi a controlli d’identità e scansioni oculari per accedere al cibo. Gaza è ridotta alla fame, almeno 1 persona su 5 attualmente affronta la fame estrema; il 30% dei bambini è gravemente malnutrito; almeno 4 bambini ogni 10.000 muoiono ogni giorno per fame o malattie legate alla malnutrizione. Centro GHF a Rafah: il 27 maggio, mercenari israeliani e statunitensi hanno aperto il fuoco sulla folla, uccidendo 10+ persone e ferendone 62. Solo gli aiuti di 7 camion sono stati distribuiti, a malapena sufficienti per un singolo campo profughi. Molte famiglie hanno inoltre denunciato la scomparsa forzata di bambini e altri familiari. Ieri, le IOF hanno sparato e ferito 20+ Palestinesi in un altro sito GHF ad al-Bureij (centro) vicino al Corridoio di Netzarim, che divide Gaza in 2; è il terzo sito attivo, gli altri due si trovano a Rafah (sud). Jake Wood, responsabile esecutivo della GHF, si è dimesso il 25 maggio, definendo il piano incompatibile con i principi umanitari.