
SNADIR - Sindacato Nazionale
May 23, 2025 at 06:37 AM
23 maggio: una data che non smette di parlarci.
Quel giorno, nel 1992, una strage mafiosa spezzò le vite del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Un attentato vigliacco, ma incapace di fermare ciò che rappresentavano: giustizia, coraggio, impegno.
Oggi, più che mai, ricordare è un dovere.
Perché la memoria diventi azione.
Perché la lezione di chi ha dato la vita per un Paese più giusto non venga mai archiviata nel silenzio.
Perché i giovani possano continuare a camminare con lo sguardo alto, forti delle storie che li hanno preceduti.
Che il nome di Giovanni Falcone e di tutte le vittime delle mafie sia un seme.
Che la loro eredità sia luce, nelle scuole, nei tribunali, nelle scelte di ogni giorno.
La verità non muore. Il coraggio lascia tracce.
Orazio Ruscica, Segretario nazionale Snadir

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