...Oggi una farfalla ha scelto me, tra mille camicie, mille respiri, si è posata lieve, come un pensiero buono, più volte sulla mia spalla — e non aveva fretta. Ali di velluto, nere e di fuoco, come se l’autunno avesse imparato a volare. Mi ha guardato senza occhi, ma con un’intenzione che ho sentito dentro. Forse ero silenzio nel momento giusto, o forse portavo un ricordo che le apparteneva. Forse era un saluto, o una carezza venuta da un luogo dove il vento non parla. È volata via, sì — ma mi ha lasciato qualcosa: una piccola pace con le ali ancora calde sul cuore.