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June 12, 2025 at 05:37 PM
LA CAMERA A DEPRIVAZIONE TOTALE: UN VIAGGIO NELL'ESSENZA
Immaginiamo un esperimento che chiameremo "la camera a deprivazione totale" β un luogo di profonda introspezione, dove ogni stimolo sensoriale viene lentamente dissolto. Le vasche di deprivazione sensoriale, sviluppate giΓ dagli anni '50, sono strumenti che riducono al minimo le percezioni esterne, offrendo un cammino verso la scoperta di sΓ© stessi, del relax piΓΉ profondo o di stati alterati di coscienza.
Il suono viene silenziato attraverso unβinsonorizzazione totale, la vista viene oscurata, il corpo galleggia come sospeso nel nulla, e la percezione tattile si neutralizza perchΓ© la temperatura dell'acqua si armonizza con quella del nostro corpo. In questa condizione, lβesperienza sensoriale esterna si dissolve, lasciando spazio a un silenzio interiore, a un vuoto che invita alla riflessione piΓΉ profonda.
Ma ora, immaginiamo di essere immersi in una vasca futuristica, capace di andare oltre la semplice deprivazione sensoriale: elimina anche le percezioni interne, come pensieri, idee e sensazioni. Non vediamo, non tocchiamo, non odoriamo, non ascoltiamo e, soprattutto, non pensiamo.
In quel momento di totale assenza, ci chiediamo: la nostra consapevolezza di esistere si dissolve? Oppure, in un silenzio cosΓ¬ assoluto, lβEssenza rimane invariata, eterna e immutabile?
Immaginiamo ora che questa meravigliosa macchina possa eliminare progressivamente un senso alla volta. Γ evidente che non puΓ² esistere un salto netto: non si passa da una condizione di piena consapevolezza a una totale assenza di essere in un istante. La nostra coscienza di esserci, infatti, non dipende dalle percezioni esterne o interne. Γ unβonda che esiste prima e oltre le sensazioni, unβeco eterna che ci ricorda che lβEssere non puΓ² essere annullato, anche quando tutto sembra scomparire.
In questa prospettiva, possiamo comprendere che la nostra vera natura non Γ¨ limitata dalle percezioni, ma Γ¨ una presenza incondizionata, una luce che brilla anche nel vuoto piΓΉ assoluto. Siamo, quindi, piΓΉ di ciΓ² che percepiamo β siamo lβosservatore silenzioso, lβEssenza eterna, sempre presente, anche nel silenzio piΓΉ profondo.
