*Mobilità DSGA e incarichi di Elevata Qualificazione: facciamo chiarezza* In queste ore sono stati resi noti i trasferimenti dei Funzionari di Elevata Qualificazione – DSGA, sia neoassunti che già in servizio. Un appuntamento atteso, che conferma una volta per tutte quanto da tempo era evidente per chi conosce davvero la normativa: *la sottoscrizione dell’incarico triennale non preclude la possibilità di partecipare alle operazioni di mobilità.* Eppure, nei mesi scorsi, su alcuni *gruppi social* – trasformatisi ormai in veri e propri canali di disinformazione – è stata diffusa una *fake news* secondo cui, una volta firmato l’incarico di Elevata Qualificazione, il DSGA *non* avrebbe più potuto chiedere trasferimento. Una ricostruzione priva di fondamento, utile solo ad alimentare tensione e confusione tra i colleghi. Questi gruppi, spesso amministrati da personaggi più interessati alla visibilità, ai like e alla crescita del numero di iscritti che alla corretta informazione, trattano i temi della categoria come se il consenso si misurasse in follower, e non in conoscenza e responsabilità. La pubblicazione dei movimenti rappresenta dunque l’ennesima smentita ai seminatori di allarmismo, e un duro colpo a chi continua a minare la serenità della categoria con narrazioni false e strumentali. I fatti parlano chiaro: *mobilità e incarichi di Elevata Qualificazione possono coesistere,* nel pieno rispetto della normativa vigente. E, soprattutto, questo caso dimostra che i diritti dei lavoratori – in questo caso il diritto alla mobilità – vengono garantiti dalla contrattazione collettiva, alla quale partecipano *solo le organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL.* Chi non firma i contratti non siede ai tavoli decisivi e non difende realmente i propri iscritti, perché è *solo partecipando alla contrattazione che si tutelano i diritti dei lavoratori.*