DRCSPORTMANAGEMENT
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June 7, 2025 at 11:38 AM
I rally oltre la malattia: la storia di Romina Saracco La battaglia della navigatrice piemontese contro il tumore vuole anche essere un messaggio per tutte le donne: con grinta, determinazione, fiducia ed un pizzico di fortuna possiamo dire “Ce la posso fare, ce l’ho fatta, ho vinto!” Oggi ci spostiamo in Nord Italia, in Piemonte, terra di grande passione per il motorsport ed i rally in particolare, zona di grandi piloti e campioni, per conoscere e parlare con Romina Saracco Un amore sfrenato per i rally, ha iniziato a gareggiare appena diciottenne poi, con la nascita della figlia, sono cambiate le priorità ma la voglia di correre è sempre rimasta e Romina è ben felice di aver trasmesso la sua passione anche alla figlia ed ora si dice pronta per indossare di nuovo tuta e casco e riprendere a navigare. In queste parole la sua breve presentazione: “Ciao Sono Romina, ho 37 anni, abito in Piemonte in un piccolo paese, Castelnuovo Calcea in provincia di Asti. Sono mamma di Giulia che ora ha 12 anni e mezzo. La mia passione per le corse è nata fin da quando ero piccola, trasmessa dai miei genitori appassionati di rally che mi portavano sempre con loro e papà ha anche vissuto le gare come commissario di percorso. Ho iniziato a correre appena maggiorenne, disputando il mio primo rally ad aprile 2006, il “Colline” a Chivasso, a soli 18 anni e 3 mesi: un esordio davvero emozionante, prima gara e prima coppa portata a casa, terza di classe a bordo di una Peugeot 106 A5. Ero davvero molto emozionata, finalmente realizzavo il mio sogno, fare la navigatrice. Ho gareggiato fino a fine novembre 2011 poi, nel 2012, è nata mia figlia ed essendo sola ho accantonato le gare per crescerla al meglio. Ma l’amore per i rally e la voglia di salire in auto non sono mai tramontati! Per fortuna ho trasmesso la mia stessa passione anche a mia figlia ed ora sono pronta a ripartire. Se tutto va per il verso giusto tornerò in gara a fine giugno, al Rally di Castiglione Torinese” “Tre anni fa ho scoperto di avere un tumore maligno, sono stata operata ma ancora non posso dichiararmi fuori pericolo, dovranno trascorrere ancora 2 anni per poter dire ‘Ce l’ho fatta, ho vinto!’. Già in sala operatoria avevo fatto una promessa a me stessa: se fossi riuscita almeno a superare i primi due anni di convalescenza avrei ricominciato a correre. Oltre la passione, oltre la nascita di mia figlia, una gioia immensa, oltre la scoperta della malattia e la lotta continua, tenace per sconfiggerla vorrei tornare a gareggiare soprattutto per portare un messaggio di speranza e dare voce a tutte le donne che, come me, lottano, hanno lottato, hanno stretto i denti contro tutte le difficoltà ed i momenti duri e bui dovuti al male e che hanno sconfitto, o si stanno battendo per sconfiggere, il tumore. Ci vuole tanta forza, determinazione, bisogna lottare giorno dopo giorno ma, come nello sport, con la spinta della perseveranza, della fiducia e con un pizzico di fortuna che ci vuole sempre si può riuscire!” Speriamo davvero che tutto procederà per il meglio per Romina e di vederla salire di nuovo in macchina a Castiglione Torinese, questa volta, ne siamo certi, incoraggiata da una nuova tifosa, la figlia Giulia, e con la grande tenacia e determinazione che la stanno portando a sconfiggere la malattia. In bocca al lupo Romina! Credits: Marco Cardinali – SM RacingMedia - DrcSportManagement
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