Gentili Alicesi, Il comandamento laico, della giornata del 2 Giugno, deve essere stimolare l'interesse delle nuove generazioni verso il più importante bene comune affidato agli Italiani: la Repubblica. Al tempo stesso è fondamentale far riscoprire questa attenzione a tutti coloro che l'hanno persa. La disillusione degli adulti non freni mai l'entusiasmo dei giovani, non occorre mai perdere la speranza del cambiamento e la spinta a migliorare la Società in cui viviamo. Il fondamentale strumento della nostra Costituzione rappresenti la strada comune su cui si incontrano le diverse generazioni, a cui viene chiesto di stringere un patto attraverso cui le esperienze degli adulti diano slancio ai giovani, alla loro gioia di vivere e alle loro grandi speranze. Un accordo morale che impone a noi con i capelli grigi di non costruire rapporti con i ragazzi all'insegna delle disillusioni, nonostante i fallimenti che fisiologicamente ognuno di noi avrà incontrato nella vita. Nessuno si senta escluso, mai come oggi è venuto il momento di non voltarsi dall'altra parte, non lo fecero gli Italiani sulle macerie di una guerra, è doveroso andare nella stessa direzione per noi, ora. I nostri padri costituenti non penso proprio che non avessero paura di fallire ma seppero mettersi in gioco. Avevano immaginato un'Italia libera e democratica fin dagli anni del fascismo tra mille difficoltà, alcuni addirittura in prigione, altri in esilio o al confino, nonostante ciò realizzarono il loro sogno. Chiudo questa breve riflessione, prendendo a prestito alcune parole che Aldo Moro pronunciò nel suo ultimo discorso pubblico prima di essere ucciso nel 1978: "Oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso. Si tratta di vivere il tempo che ci è dato di vivere con tutte le sue difficoltà" Raccogliamo questo stimolo, il risultato sarà secondario di fronte ad un impegno sincero e leale nei confronti del prossimo. W l'Italia W la Repubblica Italiana Il Sindaco