𝐒𝐇𝐀𝐃𝐎𝐖 𝐀𝐈: 𝐀𝐓𝐓𝐄N𝐓𝐈 𝐀𝐋 𝐑𝐈𝐒𝐂𝐇𝐈𝐎 𝐎𝐌𝐁𝐑𝐀 Un ringraziamento al prof. Vittorio D'orsi per il suo contributo Oggi vi accompagnerò in un viaggio affascinante nel mondo dell'intelligenza artificiale in Italia, un prologo al mio approfondito articolo che potete trovare sul mio blog al link qui sotto. . Immaginate questo scenario: in Italia, nel 2024, il mercato dell'AI ha raggiunto la straordinaria cifra di 1,2 miliardi di euro, con una crescita vertiginosa del 58% rispetto all'anno precedente. Non stiamo parlando di un fenomeno relegato alla Silicon Valley o agli Stati Uniti, ma di una realtà che sta trasformando profondamente le nostre imprese italiane, grandi e piccole. Eppure, il contrasto è evidente: mentre il 65% delle grandi imprese utilizza già strumenti di AI generativa e il 53% ha acquistato licenze specifiche, solo il 3% delle aziende ha sviluppato una strategia strutturata in questo ambito. 𝑼𝒏 𝒑𝒂𝒓𝒂𝒅𝒐𝒔𝒔𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒓𝒊𝒗𝒆𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒍'𝑨𝑰 𝒔𝒊𝒂 𝒆𝒏𝒕𝒓𝒂𝒕𝒂 𝒏𝒆𝒍 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒐 𝒕𝒆𝒔𝒔𝒖𝒕𝒐 𝒊𝒎𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒊𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂𝒍𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒐𝒓𝒅𝒊𝒏𝒂𝒓𝒊𝒂 𝒗𝒆𝒍𝒐𝒄𝒊𝒕à, 𝒎𝒂 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒏𝒐𝒕𝒆𝒗𝒐𝒍𝒆 𝒅𝒊𝒔𝒐𝒓𝒅𝒊𝒏𝒆. Emerge quindi il fenomeno della "shadow AI", quella presenza invisibile ma pervasiva di strumenti di intelligenza artificiale utilizzati spesso al di fuori dei canali ufficiali. Quanti colleghi conosciamo che utilizzano quotidianamente chatbot, app o plugin generativi senza che la direzione IT o i manager ne siano consapevoli? Questo non rappresenta solo un problema di controllo, ma un rischio concreto per la sicurezza informatica, la conformità legale e la reputazione aziendale. La vera sfida, quindi, non è più decidere se utilizzare l'AI, ma come farlo in modo organizzato e strategico. La risposta risiede nella governance: un sistema integrato di politiche, strumenti e competenze che permetta all'intelligenza artificiale di esprimere tutto il suo potenziale senza sfuggire al nostro controllo. Un esempio concreto arriva da Dinova, una tech company italiana specializzata in AI e sicurezza informatica, che ha elaborato un metodo efficace per guidare le aziende "dal caos al valore". Il loro approccio si articola in tre fasi fondamentali: 👉scoprire le opportunità attraverso l'analisi dei dati, 👉sperimentare con progetti pilota mirati, 👉scalare le soluzioni integrandole nella quotidianità aziendale. Il futuro appare chiaro: entro il 2026, secondo Gartner, il 90% delle offerte di AI conversazionale integrerà l'intelligenza artificiale generativa. Il lavoro dei knowledge worker cambierà radicalmente, con una trasformazione che toccherà il 60% delle loro attività entro il 2027. Assisteremo anche a un'esplosione dell'AI open source, con un incremento di dieci volte nel suo impiego diretto da parte delle imprese. Ciò che sorprende è che, nonostante questa diffusione, solo il 18% dei lavoratori ha ricevuto una formazione adeguata su come utilizzare l'AI nel lavoro quotidiano. Ecco perché solo il 12% dichiara di aver significativamente ridotto lo sforzo lavorativo grazie a queste tecnologie. L'intelligenza artificiale generativa non è quindi un semplice esperimento tecnologico, ma un cambiamento epocale che, se governato con saggezza e lungimiranza, diventerà un alleato imprescindibile per il successo delle nostre aziende. Vi ringrazio per l'ascolto e vi do appuntamento ai prossimi aggiornamenti, dove esploreremo ulteriori aspetti di questa rivoluzione tecnologica che sta trasformando il nostro modo di lavorare e fare impresa. Non perdete i prossimi episodi! Continua 👇👇👇 ⁠⁠https://umanesimodigitale.info/effetto-ombra⁠