
Le Anime del Purgatorio
June 16, 2025 at 05:11 AM
Santa Lutgarda di Tongeren e le Anime del Purgatorio
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Secondo la sua Vita si era specializzata nella liberazione delle anime del Purgatorio. Al suo attivo conta alcuni assistiti notori e anche celebri. Il primo di cui veniamo a conoscenza è Simone, abate di Foluilly, “uomo fervente ma duro con quello che dipendevano da lui”. Egli morì prematuramente. Poiché aveva avuto una predilezione per la pia Lutgarda ella fu sconvolta dalla sua morte. Compì penitenze speciali (afflictiones) e digiuni e chiese la liberazione dell’anima del defunto al Signore, che le rispose: “Grazie a te sarò verso colui per cui tu preghi”.
Decisa militante della liberazione delle anime dal Purgatorio, replica: “Signore, non smetterò di piangere e non mi accontenterò delle tue promesse finché non avrò potuto veder liberato colui per il quale io ti imploro”. Allora il Signore le apparve e le mostrò l’anima stessa che lo accompagnava dopo essere stata liberata dal Purgatorio. “In seguito Simone apparve di frequente a Lutgarda, e le disse che egli avrebbe trascorso quarant’anni in Purgatorio se la preghiera di lei non lo avesse aiutato presso Dio misericordioso”. In punto di morte la beata Maria di Oignies attestò che le preghiere, i digiuni e gli sforzi avevano un grande potere. Maria predisse: “Non esiste sotto il cielo in intercessore più fedele ed efficace della signora Lutgarda nel liberare con le sue preghiere le anime dal Purgatorio. Da viva ella compie ora miracolo spirituali, dopo la morte ne farò di corporali”.
Anche il cardinale Giacomo di Virty avrebbe potuto beneficiare dell’intercessione di Lutgarda. Quattro giorni dopo la sua morte la donna, che non era al corrente, fu trasportata in cielo e vide l’anima di Giacomo di Virty condotta dagli angeli in Paradiso. “Lo spirito di Lutgarda si congratulò e gli disse: “Reverendissimo Padre, ignoravo la tua morte,. Quando hai lasciato il corpo?”. Egli rispose: “Quattro giorni fa, e ho passato tre notti e due giorni in Purgatorio”. Lei si stupì: “Perché non hai dato un cenno a me, sopravvissuta, subito dopo la sua morte, affinché io ti liberassi dalla tua pena con l’aiuto delle preghiere delle nostre sorelle?”. “Il Signore”, replicò lui, “non ha voluto rattristarti con la mia pena, ma ha preferito consolarti con la mia liberazione, il mio purgatorio già ultimato e la mia glorificazione. Ti però mi seguirai ben presto”. A queste parole la pia Lutgarda tornò in sé e annunciò con grande gioia alle sorelle la sua morte, il suo purgatorio e la sua glorificazione.
Secondo Tommaso di Cantimpré il purgatorio di Giacomo di Virty ebbe un secondo testimone, un frate del convento dei domenicano di Roma presso il quale Giacomo di Virty fu in un primo tempo sepolto, cui Dio rivelò, sempre il quarto giorno dopo la morte del cardinale, il suo purgatorio e la sua glorificazione. La beata Maria di Oignies apparve infine a Lutgarda e la pregò di intervenire in favore del comune amico Baldovino di Barbenzon, priore di Oignies, ex cappellano di Ayeiéres, cui aveva promesso di aiutarlo al momento della morte.
Tommaso di Cantimpré conclude: “O venerabile Maria, come sei sincera nella tua testimonianza, fedele nella tua promessa, che tu hai voluto recarti a chiedere alla pia Lutgarda il suffragio delle sue preghiere per tutti i mortali, tu che, quando eri ancora su questa terra, hai pregato colei che era potente per liberare le anime dal Purgatorio, e che, sublimata, nelle gioie celesti, sei venuta ancora a chiedere il suo aiuto per un amico defunto!”.
don Marcello Stanzione
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