
B&T© Formula 1 News
June 20, 2025 at 04:23 PM
Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato di come la Formula 1 sia al centro di importanti trattative condotte per introdurre nuovi Gran Premi nel calendario della classe regina negli anni a venire.
Dopo le indiscrezioni (fondate e veritiere) della possibilità di riportare il Circus in Africa, con Ruanda, Marocco e Sudafrica tra le principali candidate, nelle ultime ore è tornata d'attualità la notizia di un accordo ormai a un passo tra Liberty Media e il governo thailandese, possibilità della quale si era già discusso nel 2024.
"Nei prossimi due o tre anni, la Thailandia avrà una competizione di livello mondiale. E non avremmo mai pensato che fosse possibile portarla qui da noi", ha dichiarato il portavoce del governo asiatico Jirayu Hounsub, confermando concretamente la possibilità di vedere la massima serie automobilistica sbarcare nella capitale di Bangkok.
Il progetto (quinquennale), secondo quanto riportato dal colosso dell'informazione Reuters, prevede un investimento di circa un miliardo di euro, destinato sia ad assicurare a Bangkok un posto stabile nel calendario della Formula 1, sia alla realizzazione del circuito.
Il tracciato, cittadino e "dotato" della possibilità di offrire gare in notturna per agevolare il pubblico europeo, dovrebbe essere un'infrastruttura temporanea, più economica rispetto a un impianto permanente, dovrebbe svilupparsi nel quartiere di Chatuchak, lungo 5-6 chilometri, attraversando i tre grandi parchi urbani di Chatuchak, Queen Sirikit e Wachirabenchathat.
L'obiettivo del governo è quello di promuovere attraverso la Formula 1 il turismo nella capitale del Paese, elemento chiave dell'economia nazionale.
Non sembra invece esserci alcuna intenzione di portare il Mondiale a Buriram, la pista permanente situata nel nord-est del territorio, che già ospita da qualche anno la MotoGP.
L'ipotesi più concreta, sempre secondo quanto raccontato da Reuters, è che il Gran Premio possa entrare in calendario già dal 2027, ma tutto dipenderà dai tempi di approvazione del progetto e dall'inserimento all'interno di un'agenda sempre più affollata.
Fonte: Hammertimemagazine
