Mario Conca
Mario Conca
May 22, 2025 at 10:14 AM
*IL GRAN TEATRINO DELLA REGIONE PUGLIA SUI CONSORZI DI BONIFICA: TRA FUGHE DI RESPONSABILITÀ E LACRIME DI AGRICOLTORI* La scena che si è consumata ieri l'altro in Consiglio regionale è la sintesi perfetta del fallimento politico e istituzionale della Puglia targata Emiliano. L’aula dove si doveva discutere la sospensione del famigerato tributo 630 si è trasformata in un’arena di urla, fischi e proteste da parte di agricoltori esasperati. Ma il colpo di scena è arrivato dal palco del potere: l’assessore Amati ha dichiarato inammissibile l’emendamento, sollevando il sospetto di incostituzionalità e invocando l’articolo 81 della Costituzione come scusa per non decidere nulla. La verità? Hanno semplicemente buttato la palla in tribuna. Peccato che la legge regionale n. 4/2012 – ancora pienamente in vigore – sia chiarissima all’articolo 18: “Il tributo è dovuto solo se l’immobile trae un beneficio diretto e specifico dall’opera di bonifica.” Ma in Puglia, da Taranto a Lecce, dal Barese alla Murgia, i canali sono ostruiti, le condotte trascurate, le opere di bonifica inesistenti. Eppure le cartelle continuano ad arrivare, anche per chi, come me, si vede notificare cifre ridicole per l'acqua piovana che, a detta loro, finirebbe in canali che nessuno bonifica. Un paradosso che grida vendetta e che io non sto pagando per protesta e per vedere fin dove si spingeranno. Mentre in aula si zittivano consiglieri d’opposizione per paura di "andare sotto" nel voto, fuori la rabbia montava. Perché gli agricoltori non chiedono favori o elemosine. Chiedono il rispetto della legge, e il diritto sacrosanto a pagare solo ciò che è dovuto, in presenza di un servizio reale. Nel frattempo, la proposta di legge popolare per riformare i Consorzi è già stata depositata in Cassazione. Si chiede, tra l’altro, il diritto per i cittadini di presentare ricorsi collettivi contro cartelle esattoriali palesemente illegittime. Anche questo, la Regione finge di non vederlo. E mentre tutto questo accade, la Regione Puglia affonda nei suoi stessi sprechi: ospedali in fiera costati milioni e abbandonati, gare scandalose come il lavanolo, la fabbrica delle mascherine, il fallimento della spesa farmaceutica, il clientelismo strutturale che inquina la macchina burocratica e prosciuga le risorse. Altro che vincoli di bilancio: i soldi c’erano eccome, ma si sono volatilizzati per alimentare un sistema malato. E ora il conto lo si presenta al mondo agricolo. Non è più tollerabile. L’agricoltura pugliese è in ginocchio tra Xylella, gelo, siccità, alluvioni. E la risposta delle istituzioni è l'accanimento fiscale, con cartelle che si sommano a cartelle, per opere che nessuno vede. Altro che equità, altro che giustizia. Serve una mobilitazione seria e trasversale, che non sia più gestita dai soliti comitati di facciata, ma dalle comunità intere che subiscono sulla propria pelle l’ingiustizia di un sistema che ha tradito la sua missione. La Regione ha le sue responsabilità, e non da ieri: sono vent’anni che si alimenta il caos sui Consorzi, tra commissariamenti, assunzioni opache, mancate riforme e piani di classifica mai aggiornati. Emiliano e i suoi non possono più scaricare colpe sul governo nazionale. Il tempo delle scuse è finito. È il momento della verità. _Mario Conca_ https://www.facebook.com/100044576522940/posts/pfbid02jDcrZC6qLt2BNtmeUeCJVbyxMRWjsqvbC22wStzidhuG93nbBPXPfXuJokGo5Avol/
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