
Mario Conca
May 25, 2025 at 05:13 PM
*76.000 multe e nessun deterrente: la Prefettura boccia l’autovelox di Sammichele.*
È ufficiale: la Prefettura di Bari ha dato parere contrario all’installazione dell’autovelox sulla SS100 nel territorio di Sammichele di Bari, confermando ciò che denunciamo da mesi. Il motivo? Non ci sono dati oggettivi di sinistrosità, non vi è effetto deterrente, e soprattutto il Comune non è stato in grado di spiegare come rendere visibile la postazione.
Una bocciatura sonora, come riportato oggi dalla Gazzetta del Mezzogiorno, che smentisce clamorosamente la narrazione propagandistica di chi difendeva l’autovelox come strumento “per la sicurezza”, mentre si è dimostrato essere uno strumento di cassa: lo confermano le 76.000 sanzioni elevate tra il 2017 e il 2024, di cui 72.000 solo nel range 90-130 km/h. Non infrazioni gravi, non corse folli, ma violazioni minime in un tratto a quattro corsie in cui il limite anacronistico dei 90 km/h è tecnicamente insensato. Numeri impressionanti che, letti con attenzione, confermano quanto da tempo andiamo dicendo: il dispositivo attenta alla pubblica incolumità ed è piegato al lucro.
Ma c’è di più. Il tempismo della richiesta fatta l’11 marzo 2024 dal Comune al Prefetto di Bari, con cui si cercava una sanatoria preventiva prima dell’entrata in vigore della riforma del Codice della Strada (che impone l’autorizzazione prefettizia anche per le postazioni mobili), dimostra il nervosismo di un’amministrazione che sa di camminare su un filo. I bilanci comunali sono drogati dai proventi delle sanzioni, e senza l’autovelox si rischia il dissesto.
Noi, invece, ci siamo mossi alla luce del sole e nella legalità:
● con esposti alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica,
● con denunce formali allo SPESAL per violazione delle norme sulla sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. 81/2008),
● con due note ufficiali al Prefetto,
● con una diffida ad ANAS consegnata personalmente perché non possa più dire “non sapevamo”,
● e con le fondamentali denunce mediatiche dell'editore Manila Gorio, andate in onda su Telerama e Political TV, che hanno richiamato l'attenzione de Le Iene e Zona Bianca, che hanno documentato tutto, comprese le “passeggiate da equilibristi” sul canalone e l’utilizzo di personale esterno non identificato.
Nel frattempo il Comune, dal 27 aprile 2025, non ha più osato posizionare il dispositivo, come a voler cancellare le tracce. Ma le immagini, i video e i verbali restano, e la verità sta emergendo con forza.
Non ci fermeremo finché giustizia non sarà fatta, finché questo autovelox non sarà definitivamente archiviato, e chi ha abusato del potere pubblico per far cassa non sarà chiamato a rispondere nelle sedi opportune.
_Mario Conca_
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