
L'Osservatore Romano
June 12, 2025 at 03:20 PM
«Dio ha creato il mondo perché noi fossimo insieme». Nel crepuscolo di sabato 7 giugno l’eco delle parole di Leone XIV rimbalza per tutta piazza San Pietro affollata per la Veglia di Pentecoste da 70mila persone appartenenti ad associazioni di fedeli, movimenti ecclesiali e nuove comunità giunti a Roma, in occasione del Giubileo a essi dedicato.
Il Pontefice ha dinanzi a sé quei laici che della sinodalità sono testimoni consapevoli: come autentici pellegrini, ciascuno dei presenti è parte del «popolo in cammino», ognuno non «per sé» ma con il passo a tempo col passo altrui, spiega il vescovo di Roma nella sua omelia. Diversi, certo, ma fraternamente immersi in una umanità sospinta dallo Spirito che come non mai, nel «mondo lacerato e senza pace», educa a camminare insieme verso la sola alternativa all’appassimento persino del più originale dei carismi. Così, in aggregazioni ecclesiali che siano «palestre» di fraternità e partecipazione, luoghi di spiritualità e non solo di incontro, con i cuori cambiati e ricchi di legami, l’impegno nell’evangelizzazione alla luce dello Spirito proietta verso un futuro «meno buio», assicura Papa Prevost.
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