
Paolo Sinibaldi Comunicazione
June 6, 2025 at 08:28 PM
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Non poteva esserci sorpresa più gradita per i tanti appassionati di #lanciastratos accorsi al kartodromo di Sant’Egidio alla Vibrata nella giornata di oggi, venerdì 6 giugno: sotto il sole teramano, infatti, è apparso il papà della macchina celebrata nella manifestazione #stratosferica, #cesarefiorio.
Un evento eccezionale che ha letteralmente mandato in visibilio il popolo dei motori, che ha approfittato di Fiorio con le fotografie, gli autografi sulle maglie e le dediche apposte addirittura sulle carrozzerie delle macchine.
La presenza del #mito ha fatto cambiare anche i programmi del pomeriggio, iniziato con la prova in pista delle auto per poi assorbire totalmente l’attenzione dei presenti che hanno circondato l’inventore della #stratos, sommerso dall’affetto di tutti.
Cesare Fiorio si è prestato a rispondere a tutte le domande poste dai “fedeli”, che pendevano dalle sue labbra.
Tutti stupiti della grandiosità della Stratos al momento della sua uscita: “Pensate – conferma - è una macchina attuale anche oggi che ha compiuto 52 anni!” Ma com’è nata quest’auto che ha fatto epoca? “È nata per venire incontro alle esigenze di dover vincere in tutte le condizioni, con il sole, la pioggia, la nebbia, la neve. E siamo riusciti nel nostro intento”. Qual è il motivo del successo della Stratos? “Basta guardarla. Era completamente diversa dalle macchine con le quali eravamo in competizione. La sua grandezza, la posizione del suo motore, la visuale che aveva il pilota, era una macchina assolutamente imbattibile dalle altre auto dell’epoca”. Potrà mai nascere un altro mito pari a quello della Stratos? “Se dovesse esserci qualcuno che ha le idee chiare come quelle che ho avuto io, sì, perché no?” Una risposta che dà l’idea della grandezza, ma anche della modestia di chi ha fatto la storia dell’#automobilismo.
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