Arcidiocesi Crotone-S.Severina
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June 18, 2025 at 06:34 AM
un Servizio ημερήσιος alla 'Parola' Mercoledì, 18 Giugno 2025 Buongiorno. ☕️Clik: Audio e Commenti delle letture del giorno: (Link all'audio del 18/06)👇👇👇 https://drive.google.com/file/d/1jKFvKsJ_YNI_13G0C27JQyrPDsQr5UZ5/view?usp=sharing Il Teologo e il Magistero: Forme di Dissenso e Rispetto (Donum Veritatis, Paragrafi 16-22) Carissimi battezzati, proseguiamo la nostra analisi dell'Istruzione Donum Veritatis, concentrandoci oggi sui paragrafi 16-22 della Parte II. Questa sezione è particolarmente delicata e approfondisce ulteriormente il rapporto tra il teologo e il Magistero, affrontando il tema del dissenso e del suo corretto approccio. I paragrafi 16-17 ricordano che la lealtà e l'obbedienza al Magistero sono virtù necessarie per il teologo. La ricerca teologica si svolge all'interno della comunione della Chiesa, e non in opposizione ad essa. Il dissenso pubblico, soprattutto quando non si fonda su argomentazioni solide o ignora il contesto ecclesiale, può causare scandalo e turbare la fede dei fedeli. Il documento distingue diverse forme di dissenso, a seconda della loro origine e della loro modalità: Dissenso che nasce da difficoltà intellettuali (Paragrafi 18-20): Il teologo può trovarsi di fronte a difficoltà nel comprendere appieno o accettare un insegnamento del Magistero non infallibile. In questi casi, la Donum Veritatis esorta alla pazienza, alla preghiera, a uno studio più profondo e a un dialogo rispettoso con l'autorità. Si chiede di evitare la pubblicizzazione delle difficoltà e di non presentare le proprie riserve come la posizione della Chiesa. L'obiettivo è sempre la ricerca della verità e la comunione. Dissenso che si trasforma in opposizione organizzata (Paragrafi 21-22): Questo tipo di dissenso, soprattutto se promosso pubblicamente e in modo organizzato, viene duramente criticato. Il documento lo definisce incompatibile con la vocazione del teologo, perché danneggia l'unità della Chiesa, confonde i fedeli e mina l'autorità del Magistero. Si sottolinea che la ricerca della verità non giustifica un'opposizione che distrugge il tessuto ecclesiale. Il Magistero, infatti, ha il compito di proteggere la fede del Popolo di Dio. La libertà di ricerca del teologo non può essere intesa come autonomia assoluta, ma come un servizio alla Chiesa, che si esercita nel rispetto della verità rivelata e dell'autorità che la custodisce. Il documento ribadisce che anche quando sorgono tensioni, il dialogo e la correzione fraterna sono le vie privilegiate per ricomporre le difficoltà, sempre nella lealtà al Vangelo e alla Chiesa. Per l'Archivio clik su: https://docs.google.com/document/d/19g-W7P0io7hzKZ6C-RfuwKw4hhYqFVfysTes-W3zsqY/edit?usp=sharing don Rosario

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