
Arcidiocesi Crotone-S.Severina
June 20, 2025 at 05:44 AM
un Servizio ημερήσιος alla 'Parola'
Venerdì, 20 Giugno 2025
Buongiorno.
☕️Clik: Audio e Commenti delle letture del giorno: (Link all'audio del 20/06)👇👇👇
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Il Teologo: Collaborazione e Discernimento nella Verità (Donum Veritatis, Paragrafi 27-30)
Carissimi battezzati, proseguiamo oggi nella Parte III dell'Istruzione Donum Veritatis, concentrandoci sui paragrafi 27-30. Questa sezione approfondisce ulteriormente la missione del teologo, in particolare la sua responsabilità nella collaborazione con il Magistero e nel discernimento delle nuove questioni che emergono.
Il paragrafo 27 sottolinea che il teologo, nel suo lavoro, deve tenere sempre presente la dimensione comunitaria della fede. La verità rivelata non è patrimonio esclusivo di pochi, ma è destinata a tutto il Popolo di Dio. Per questo, il teologo deve sentirsi in profonda comunione con i Vescovi e con i fedeli, contribuendo a edificare la Chiesa con la sua ricerca e il suo insegnamento. Si incoraggia la collaborazione e lo scambio tra teologi e tra teologi e il Magistero.
Il paragrafo 28 affronta la questione di come il teologo possa contribuire al progresso della dottrina. Ciò avviene non solo con la ricerca, ma anche con il discernimento critico delle nuove idee e delle sfide culturali. Il teologo è chiamato ad affrontare problemi inediti, ma sempre nel rispetto del deposito della fede e con la volontà di servire la verità. Si sottolinea l'importanza della sensibilità al sensus fidei (il senso della fede dei fedeli), pur riconoscendo che tale sensus fidei non si manifesta al di fuori dell'autorità e della guida del Magistero.
I paragrafi 29-30 si soffermano sul compito del teologo di affrontare le difficoltà e le obiezioni che possono sorgere di fronte alla dottrina della fede. Il teologo è chiamato a rispondere a queste questioni con argomentazioni teologiche solide e con un linguaggio che sia comprensibile al mondo contemporaneo. Questo richiede non solo competenza intellettuale, ma anche saggezza pastorale e carità. L'Istruzione ribadisce che la ricerca teologica deve sempre essere accompagnata dalla preghiera e da una vita spirituale intensa, poiché la verità divina si comprende pienamente solo nella fede vissuta. La docilità allo Spirito Santo e la comunione con la Chiesa sono condizioni essenziali per la fecondità della teologia.
In sintesi, questi paragrafi delineano il teologo come un servitore della Parola che, in spirito di collaborazione e con un profondo senso di responsabilità ecclesiale, mette la propria intelligenza al servizio della verità rivelata, contribuendo alla sua comprensione e diffusione nella Chiesa e nel mondo.
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don Rosario