🌍**IRAQ, LIBIA, SIRIA… E ORA IRAN. PERCHÉ?** La storia recente è piena di tragedie: Iraq. Libia. Siria. E ora si punta all’Iran. Paesi molto diversi, ma un copione comune: • Bombardati in nome della democrazia, • Distrutti per proteggere civili, • Trasformati in stati falliti con milioni di profughi. Perché sempre lì? Perché l’Occidente sembra non imparare dagli stessi errori? 🔥 Dietro ogni guerra c’è una logica oscura • Iraq (2003): le armi di distruzione di massa non esistevano, ma il petrolio sì. • Libia (2011): intervento “umanitario”, poi caos totale e disperazione. • Siria (2011‑2024): guerra civile sostenuta da potenze globali, Assad rovesciato solo dopo decenni di massacri e distruzione . E oggi l’Iran (2025): stessa propaganda, stesso scarica­-barile globale, rischio guerra mondiale. 🛢️ Strategia dietro le scelte Tutti questi paesi: • Hanno posizioni strategiche, • Ricchezze naturali (gas, petrolio), • Governi non allineati ai poteri occidentali. La democrazia? Quella è solo la facciata. Chi controlla le risorse controlla il mondo. 🧨 Chi ci guadagna, chi ci perde 🔹 Guadagnano: industrie belliche, multinazionali, governi occidentali che vendono armi. 🔹 Perdono: civili, bambini, intere generazioni, zone intere ridotte in macerie. 🕊️ Quando diremo “basta”? Non siamo salvi osservatori neutrali: stiamo possibilmente appoggiando chi bombarda, per interessi geopolitici. 👉 Non possiamo restare complici con il silenzio. In mio nome, non in questo nome. 📣 “Se siete neutrali in situazioni di ingiustizia, avete scelto la parte dell’oppressore.” – Desmond Tutu #iraqlibiasiriairan #bastaguerre #noninmionome #petrolioepotere #geopolitica #dirittiumani #noallaguerra #giustiziaglobale #pacevera #occidentecomplice #veritànascoste #fermiamolaguerra #diplomazianonbombe #svegliamoci