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June 18, 2025 at 01:10 PM
**“TV di Stato Italiana: quando l’informazione diventa complicità”**
🎙️ La TV pubblica dovrebbe servire la verità. Ma spesso serve il potere.
In tempi di guerra, di crisi umanitarie e di emergenze internazionali, la televisione di Stato italiana – in particolare la RAI – si è sempre più allineata a una narrazione univoca. Idem per le Tv private più seguite.
Si parla di “terroristi” senza contesto.
Si definiscono “atti di difesa” quelli che bombardano ospedali e scuole.
Si cita solo chi è funzionale alla versione ufficiale.
Si oscura tutto ciò che disturba il racconto dominante.
🧨 Esempi recenti (e reali):
🟠 Guerra in Palestina – 2023–2025
• Zero immagini delle vittime palestinesi nei TG principali durante le prime settimane di bombardamenti.
• Terminologia differenziata: “militanti” se muoiono israeliani, “terroristi” se muoiono palestinesi.
• Nessuna voce palestinese o esperto indipendente invitato in prima serata.
🟠 Ucraina – dal 2022 in poi
• Solo esperti NATO nei talk show. Assenza quasi totale di visioni alternative (es. diplomatiche o neutrali).
• L’opinione pubblica è stata preparata a giustificare l’invio di armi senza vero dibattito parlamentare.
• Critiche o dubbi presentati come “disfattismo” o “filoputinismo”.
🟠 Covid e Green Pass (2021–2022)
• Disinformazione eccessiva contro chi criticava il GP, senza spazio per scienziati o costituzionalisti critici.
• Interviste tagliate, ospiti “controversi” eliminati all’ultimo momento.
⚠️ Così l’informazione pubblica diventa:
• Un megafono del governo
• Un filtro moralizzante dei fatti
• Uno strumento per creare consenso, non consapevolezza
E in questo contesto, il confine tra informazione e terrorismo psicologico si assottiglia.
“La propaganda perfetta non grida. Sussurra.”
– George Orwell (più attuale che mai)
🛑 La complicità mediatica è pericolosa quanto le bombe.
Quando si tace su crimini evidenti,
quando si umanizza solo una parte del conflitto,
quando si riduce la complessità a slogan da talk show,
si diventa parte attiva di un inganno di massa.
🧭 Che fare?
• Pretendere pluralismo.
• Rifiutare il canone come silenzio comprato.
• Sostenere media indipendenti.
• Denunciare ogni omissione sistematica.
📢 La TV pubblica è pagata da tutti. Ma oggi parla solo per alcuni.
E finché non cambia,
non è un servizio pubblico. È un servizio al potere.
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