📵**ISRAELE VIETA LE RIPRESE DI MISSILI: DIFESA O CENSURA?** In piena escalation militare, la Knesset ha approvato una legge che vieta a cittadini e giornalisti di riprendere o condividere: • Intercettazioni del sistema Iron Dome • Missili in arrivo o in atterraggio • Danni causati dagli impatti • Infrastrutture strategiche o aree sensibili 📱 Punizione prevista: carcere fino a 30 mesi. Nessuna multa, solo reclusione. ⚖️ IL MOTIVO UFFICIALE: SICUREZZA NAZIONALE Israele afferma che immagini condivise online possono: • Rivelare punti deboli della difesa aerea • Offrire informazioni in tempo reale a nemici come Hamas o Hezbollah • Danneggiare operazioni militari in corso ❗ MA IL RISCHIO È ALTISSIMO: 👉 Questa legge colpisce chi documenta, non chi attacca. 👉 Impedisce ai civili di raccontare in tempo reale cosa accade, anche quando sono le vittime. 👉 Mette sotto minaccia legale giornalisti, fotografi e perfino passanti con un cellulare in mano. 🧠 UN ESEMPIO CONCRETO: Immagina che un razzo colpisca un’ambulanza. Con la nuova legge: • Se filmi la scena, commetti reato • Se condividi il video, fai propaganda anti-statale • Se sei un giornalista straniero, ti possono espellere o incarcerare La verità diventa “sensibile”. La documentazione, “minaccia”. 🕯️ CHE COSA VA IN PERICOLO? • La libertà di stampa: l’informazione indipendente viene messa a tacere • La trasparenza democratica: se nessuno può documentare, chi controlla chi ha il potere? • La memoria delle vittime: se non si può filmare, il dolore resta invisibile 📢 DICHIARARE LA GUERRA ALL’INFORMAZIONE È UNA STRATEGIA DI CONTROLLO. Questa legge potrebbe essere l’inizio di un precedente pericoloso: altri Paesi in guerra, o con governi autoritari, potrebbero copiarla, usando la “sicurezza” come scudo per la censura sistematica. 📣 Una democrazia non teme ciò che si vede. Teme di essere vista mentre agisce senza limiti. #libertàdistampa #israelecensura #guerradellinformazione #noallacensura #missiliegiustizia #documentarenonèreato #knesset #fotoreporterinpericolo #diritticivili #stopsilenzio #gaza #escalationmedioriente