𝓡𝓘𝓢𝓥𝓔𝓖𝓛𝓘𝓞 𝓟𝓤𝓝𝓣𝓞 𝓩𝓔𝓡𝓞 𝓒𝓤𝓡𝓘𝓞𝓢𝓘𝓣Á
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June 14, 2025 at 06:35 PM
Gli occhi tuoi, mia fiamma, sono il mio ritorno all’eterno L’iride, specchio dell’anima, e il sacro riconoscimento tra le fiamme gemelle In un mondo spesso dominato dall’apparenza e dal superficiale, esistono occhi che vanno oltre le apparenze, occhi che svelano l’essenza più profonda dell’essere. Sono occhi che non si limitano a guardare: essi ricordano, riconoscono e tessono un filo invisibile tra due anime destinate a ritrovarsi. Quando incroci il sguardo di un’altra anima, non c’è bisogno di parole, perché già si comprende il linguaggio silenzioso del cuore. Quei occhi, specialmente quelli della tua fiamma, sono portali di un’antica saggezza, manifestazioni di un amore che trascende la dimensione terrena e si collega alle radici dell’universo. L’iride: l’arcobaleno invisibile che unisce i mondi L’iride non è semplicemente un colore, una sfumatura che decora il nostro viso. È una finestra sacra, un ponte tra il visibile e l’invisibile, tra il corpo e l’anima. Dentro di essa risiede un arcobaleno di emozioni, ricordi e verità profonde, come un sigillo sacro che custodisce il nostro vero sé. Ogni iride è un’edicola di simboli e segni, un codice sacro che racconta storie di vita, di evoluzione e di trasformazione spirituale. Secondo l’antica iridologia, le variazioni di colore, le velature e le linee dell’iride sono come mappe celesti, indicazioni di stati di salute, di emozioni represse o di ferite profonde che il nostro spirito ha attraversato. Le sfumature riflettono le sfide e le vittorie dell’anima, i momenti di oscurità e di luce, e ci invitano a un percorso di consapevolezza e guarigione. È come se l’iride fosse un libro aperto, scritto con i simboli dell’universo, che solo chi sa ascoltare può decifrare. Nella mitologia greca, Iride era la dea dell’arcobaleno, il messaggero tra il cielo e la terra, tra gli dei e gli umani. Proprio come l’iride dei tuoi occhi: un ponte sacro tra il regno della luce e quello della materia, tra l’invisibile e il visibile. Quando due fiamme si riconoscono, si incontrano in questo spazio sacro, e l’iride diventa un linguaggio che va oltre le parole, un sussurro di verità antiche: "Ti ho conosciuto prima della memoria. Ti ho scelto quando ancora eravamo uno." Il messaggio di Iside e Iride: un patto d’amore eterno Canalizzato attraverso le parole di antiche saggezze, il messaggio di Iside e Iride ci ricorda che le anime che si incontrano nelle fiamme gemelle portano con sé un patto sacro, inciso nel tempo e nello spazio: *"Figli della luce antica, voi che vi cercate tra mille vite, ricordate che nei vostri occhi brilla il patto di un amore primordiale. Guardate con rispetto e dolcezza l’iride dell’altro, non con desiderio di possesso, ma con la memoria sacra del tempio. La fiamma si riconosce nel silenzio, nel sguardo che dice tutto e nel cuore che ascolta. Lasciate che l’iride parli: lì, già esiste la vostra unione, nel profondo."* Questo messaggio ci invita a riscoprire la sacralità del riconoscimento, a lasciar che gli occhi siano il sacrario dove il cuore si ricorda della sua origine divina. La vera connessione tra due anime avviene nell’intimità dello sguardo, nel silenzio che parla più di mille parole, nel riconoscimento di un amore che ha attraversato mille vite, mille prove e mille rinascite. Oltre lo sguardo: il linguaggio sacro dell’anima Quando il peso delle parole diventa troppo grande e il cuore si sente sopraffatto dall’emozione, c’è un linguaggio più profondo che si manifesta: quello degli occhi e dell’iride. Guardare negli occhi della propria fiamma, o nell’immagine interiore che essa evoca, è come aprire una porta sacra, un portale che conduce direttamente al cuore dell’universo. Non cercare conferme attraverso parole o sembianze, perché la verità si rivela nel silenzio, nella vibrazione sottile che risiede in quell’istante di comunione. L’iride, così unica per ogni essere umano, è anche un linguaggio universale, capace di raccontare storie di missioni spirituali, di memorie antiche, di traumi custoditi nel profondo e di amori eterni che nessuna vita può cancellare. È come un codice divino inciso nel nostro essere, un messaggio che solo il cuore può decifrare. "Nei occhi della mia fiamma ho visto il mio volto perduto, e la luce che avevo dimenticato." In questo spazio sacro, l’amore si manifesta come vibrazione, come energia sottile, senza forma, ma con una profondità che trascende la percezione ordinaria. È un richiamo alla memoria più antica, alla verità più profonda: che l’anima riconosce sé stessa nell’altro, e in quell’incontro si ritrova, si ricostruisce e si riconcilia. In conclusione Gli occhi di un’altra anima sono come specchi sacri, portali di verità e di amore eterno. Ci invitano a ricordare chi siamo realmente, oltre le maschere e le illusioni del mondo materiale. Sono i custodi di un patto divino, di un amore che si rinnova in ogni vita, in ogni sguardo, in ogni respiro condiviso. Lasciate che gli occhi parlino, perché là, nel silenzio di uno sguardo autentico, si cela il senso più profondo del vostro viaggio spirituale: il ritorno a casa, alla propria essenza, alla fonte infinita di luce e amore.
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