
Catechisti Diocesi Di Como
February 4, 2025 at 08:58 AM
Domenica 9 febbraio 2025
Quinta domenica del T.O.
Don Silvio Bellinello
In questa quinta domenica del tempo ordinario troviamo il tema della vocazione come filo conduttore di tutte le letture, lasciamoci provocare da questa Parola donata e facciamola risuonare nel nostro cuore la sua forza e la sua bellezza. La prima lettura, attraverso il profeta Isaia, ci presenta l’investitura di Dio, condizione essenziale per raccontare il suo messaggio. Purificato dal peccato Isaia sarà capace di raccontare con la vita la presenza di Dio, il profeta consapevole di essere peccatore e perduto si rimette con umiltà davanti a Dio, questa sua condizione apre all’azione di Dio che purifica e rinnova. Anche la seconda lettura, per bocca dell’apostolo Paolo, ci mostra l’importanza e la forza della Parola accolta: «ho trasmesso quello che anch’io ho ricevuto che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le scritture…» l’evento meraviglioso della risurrezione e della vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte! La Speranza nuova che dona nuovo significato alla vita umana di ogni uomo di ogni luogo e di ogni tempo. Una realtà da sperimentare e da testimoniare con la vita attraverso la speranza e la gioia cristiana, atteggiamenti che nascono dall’incontro reale e profondo con il Signore. Se guardo con voi alla Parola evangelica di Luca ritorna con forza la dinamica della conversione e della missione. La pesca infruttuosa, che i discepoli vivono quella notte, è l’immagine di una vita vuota dove ci si affatica ma invano, dove si corre ma senza aver chiara la meta – l’incontro con Cristo. Gesù viene a supplire alla mancanza umana che lascia con la bocca asciutta e che amplifica il desiderio di felicità iscritta nel cuore dell’uomo. Come Pietro dobbiamo fidarci della Parola di Gesù, anche quando le sue parole sembrano irrealizzabili. Egli non ci prende in giro e ci chiede continuamente fiducia e docilità. Bello ciò che avviene! La pesca infruttuosa diviene carica di doni, la speranza e la delusione umana per la notte vuota si riempie di gioia e di vigore. Così può capitare anche nella nostra vita. Anche noi possiamo lasciarci purificare dalla Parola che ci dona esistenza nuova ed entusiasmo. Anche per noi vale ciò che vale per san Paolo: divenire porta voci di quel messaggio di misericordia che inonda l’umanità; fautori di nuove possibilità e di occasioni che coinvolgono la nostra vita e quelle delle persone che ci sono vicine. Novità che è frutto di familiarità con il Signore. Mi chiedo e vi chiedo: quali sono le notti infruttuose della nostra vita? Per che cosa facciamo fatica ma in modo sbagliato? I padri orientali ricordavano ai loro discepoli che conta, per avanzare nel cammino di perfezione, il metodo con il quale si svolge un’azione perché questa possa trovare compimento. Tornare all’essenziale nella pratica cristiana, vivere con semplicità ma determinazione la relazione con Cristo vivo! L’apostolo Pietro, nel brano evangelico cade ai piedi di Gesù perché si riconosce peccatore e fa esperienza della potenza di Gesù. La sua parola compie e realizza ciò che dice, la consapevolezza che il discepolo vive è quello di sperimentare la presenza continua e consolante della Grazia. In questo tempo ordinario ci viene suggerita nuovamente la chiave di lettura della vita cristiana: tutto con il Signore e niente senza di Lui con la consapevolezza che è solo Lui che da pienezza alla vita dell’uomo. In questo tempo giubilare chiediamo insieme al Signore di sperimentare la speranza cristiana come realtà di comunione tra Lui e noi e tra di noi. Una Chiesa gioiosa, entusiasta di proclamare la vittoria di Cristo sulla morte, per essere, in questo mondo travagliato, oasi di pace e piattaforma di slancio per una testimonianza credibile. In questo tempo giubilare apriamoci alla condivisione, con il coraggio di volgere lo sguardo su chi ci sta accanto, ricordiamo infatti che ciò che Dio compie nella vita di una persona non è mai solo per questa, ma a cascata irrora e rende viva l’esistenza di coloro che sono accanto. I discepoli, nel vangelo lucano, chiamano in aiuto, a raccogliere i pesci, gli altri! Sono così, nello stesso tempo, destinatari dell’opera di Dio ma divengono collaboratori di questa opera. Sia così anche per noi nelle situazioni concrete e quotidiane della vita, buona vita nel Signore!
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