
Sefora Cardone ETS ~ Notizie.
February 6, 2025 at 01:11 PM
6 FEBBRAIO 2025. GIORNATA MONDIALE CONTRO LE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI.
Il 6 febbraio è la Giornata Internazionale della Tolleranza Zero alle mutilazioni genitali femminili. Molta è ancora la strada da fare per sradicarla definitivamente, benché siano già presenti normative internazionali a riguardo che ne hanno diminuito l’impatto nell’ultimo trentennio. L’impegno è quello di eliminare questo atto di violenza di genere entro il 2030, secondo l’Agenda globale degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per il 2030. La Ong ActionAid si impegna da anni nella lotta contro le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni precoci, attraverso programmi cofinanziati dall’Unione Europea come AFTER, CHAIN e Join our Chain. «Partiamo dal presupposto che le Mgf vengono praticate in tantissimi paesi del mondo, in tantissime comunità diverse, in modalità differenti ma anche in età diverse, per cui le conseguenze che hanno sulle ragazze e le donne variano. Se una bambina è stata sottoposta al taglio a otto giorni di vita, come accade in alcune comunità nigeriane, probabilmente non avrà nessun tipo di ricordo. Potrebbe però presentare delle conseguenze a livello fisico successivamente come cisti, infezioni», racconta Benedetta Balmavedere, project manager di Chain. «Questo cambia invece nei casi in cui la bambina è già in età preadolescenziale e quindi ha un vero e proprio ricordo di quando le è stata fatta la mutilazione. Quindi oltre ad avere conseguenze fisiche, ce ne saranno altre psicologiche legate al trauma, del dolore subito, di come era stato fatto».
Trattandosi di una pratica culturale e identitaria, l’approccio alle donne a rischio o che hanno già subito una mutilazione è molto delicato: «Va sempre un po' modificato a seconda delle donne con cui noi ci interfacciamo. E la stessa cosa riguarda anche la loro presa di consapevolezza. Molto sta nell'informativa che viene poi fornita spiegando quali sono alcune delle possibili conseguenze di queste pratiche, così che magari siano le donne stesse a rifletterci e a capire che le difficoltà che hanno avuto fino a quel momento possono effettivamente essere legate a quel taglio». L’aiuto consiste principalmente in un supporto psicologico e informativo, che rappresenta il primo step per evitare il perpetrarsi di questa pratica: «Non siamo un servizio socio sanitario. Quello che cerchiamo di fare è di supportarle in un percorso di presa di consapevolezza di quello che potrebbe essere successo loro e anche di superamento di quello che è la normalizzazione. In moltissime comunità, infatti, non c'è neanche l'idea che è possibile chiedere un aiuto per superare certe difficoltà e complicazioni».
● Fonte notizia:
•https://www.famigliacristiana.it/articolo/giornata-mgf-actionaid.aspx
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¤ Notizia pubblicata sul Canale WhatsApp dell'Associazione Sefora Cardone ETS https://whatsapp.com/channel/0029Va8PxBW65yDDjiXpUc1K
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