Solo Gesù salva
Solo Gesù salva
February 5, 2025 at 12:54 PM
*Amore e comunione* Il brano biblico di oggi ci offre una profonda rivelazione dell’amore di Dio e della nostra chiamata a vivere in comunione con Lui e con gli altri. Gesù, parlando ai suoi discepoli, rivela il cuore del Vangelo: l’amore che fluisce dal Padre al Figlio, e dal Figlio a noi. Questo amore non è un sentimento vago o effimero, ma un legame eterno, un’intima connessione che trasforma la nostra vita e la nostra relazione con Dio e con il prossimo. Gesù inizia ricordandoci la fonte del suo amore: “Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi” (v. 9). L’amore di Cristo per noi è radicato nell’amore del Padre, un amore perfetto, incondizionato e sacrificale. Questo amore non è qualcosa che possiamo guadagnare o meritare; è un dono gratuito, un’espressione della grazia divina. Eppure, Gesù ci chiama a “dimorare” nel suo amore, a rimanere saldamente radicati in questa realtà trasformante. Dimorare nell’amore di Cristo significa vivere in una relazione costante e intima con Lui, lasciando che il suo amore plasmi i nostri pensieri, le nostre azioni e le nostre relazioni. Ma come possiamo dimorare nel suo amore? Gesù ci offre una chiave: “Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore” (v. 10). L’obbedienza ai comandamenti di Cristo non è un peso o una legge fredda, ma una risposta gioiosa e grata al suo amore. È attraverso l’obbedienza che sperimentiamo la profondità del suo amore e la pienezza della sua gioia. Gesù stesso ci ha mostrato la via, osservando i comandamenti del Padre e dimorando nel suo amore. La nostra obbedienza, quindi, non è un atto di sforzo umano, ma un riflesso della sua grazia che opera in noi. Il culmine di questa obbedienza è espresso nel comandamento centrale di Gesù: “Che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi” (v. 12). L’amore che Gesù ci chiede non è un amore superficiale o egoistico, ma un amore sacrificale, un amore che è disposto a dare la vita per gli altri. Questo è l’amore che Gesù ha dimostrato sulla croce, e questo è l’amore che ci chiama a vivere. Non siamo più servi, ma amici di Cristo, perché Egli ci ha rivelato il cuore del Padre e ci ha invitato a partecipare alla sua missione redentrice. Gesù ci ricorda che non siamo noi ad averlo scelto, ma è Lui che ha scelto noi (v. 16). Questa verità ci umilia e ci eleva allo stesso tempo. Siamo stati scelti non per i nostri meriti, ma per la sua grazia, e siamo stati costituiti per portare frutto, un frutto che dura. Questo frutto è l’amore che si manifesta nella nostra vita e nelle nostre relazioni, un amore che glorifica il Padre e testimonia al mondo la realtà del Vangelo. Infine, Gesù ci promette che tutto ciò che chiederemo al Padre nel suo nome ci sarà dato (v. 16). Questa promessa non è una garanzia per soddisfare i nostri desideri egoistici, ma un’assicurazione che, dimorando nel suo amore e vivendo secondo la sua volontà, le nostre preghiere saranno allineate al suo cuore e alla sua missione. Che questa meditazione ci spinga a dimorare nell’amore di Cristo, a obbedire ai suoi comandamenti con gioia e ad amare gli altri come Egli ci ha amato. In questo modo, la nostra gioia sarà completa, e il mondo vedrà in noi il riflesso del suo amore infinito. _Meditazione di Giovanni 15:9-17_
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