Solo Gesù salva
Solo Gesù salva
February 12, 2025 at 12:34 PM
*Il Consolatore e la Verità* Nel brano evangelico di oggi, Gesù parla ai suoi discepoli in un momento di intensa emozione e spiritualità. Egli sa che il suo tempo sulla terra è breve, eppure, invece di concentrarsi esclusivamente sulle proprie sofferenze imminenti, offre una prospettiva profonda sull'opera dello Spirito Santo, che verrà dopo la sua partenza. Questo passaggio ci invita a riflettere non solo sulla natura della missione di Cristo, ma anche sulla funzione centrale dello Spirito Santo nella vita del credente. Gesù rivela che la sua partenza, sebbene dolorosa per i discepoli, è necessaria affinché venga il Consolatore, lo Spirito Santo. Qui emerge un paradigma fondamentale del cristianesimo: la dipendenza totale da Dio e dalla sua opera salvifica. La presenza dello Spirito Santo non è un semplice aggiunto o un conforto secondario, ma è essenziale per la crescita spirituale e la comprensione della verità divina. Senza la partenza di Gesù, lo Spirito non sarebbe stato mandato; senza lo Spirito, noi non avremmo accesso completo alla verità di Dio. Il ruolo dello Spirito Santo, come descritto qui, è triplice: convincere il mondo del peccato, della giustizia e del giudizio. Prima di tutto, egli illumina il cuore dell'uomo riguardo al peccato. Il testo chiarisce che il peccato principale consiste nel rifiuto di credere in Gesù Cristo. Questo non è solo un atto isolato di disobbedienza, ma una condizione radicale dell'anima umana che separa l'uomo da Dio. Lo Spirito Santo rivela questa realtà con potenza, facendo capire all'uomo la sua necessità di redenzione. In secondo luogo, lo Spirito convince del concetto di giustizia, legato all'ascensione di Gesù al Padre. La giustizia non è solo un principio astratto, ma una realtà vivificante che si manifesta quando Gesù torna al Padre, dimostrando così che il piano di salvezza è stato compiuto. Attraverso la morte e la resurrezione di Cristo, la giustizia divina è stata soddisfatta, aprendo la strada per la nostra santificazione. Infine, lo Spirito convince del giudizio, sottolineando che "il principe di questo mondo è stato giudicato". Questa dichiarazione è tanto rassicurante quanto potente: Satana, il nemico eterno, è già stato sconfitto. Nonostante le sue tentazioni e inganni, il suo destino è segnato, e noi, come figli di Dio, siamo chiamati a vivere nella libertà e nella sicurezza di questa verità. Gesù conclude il discorso promettendo che lo Spirito guiderà i credenti "in tutta la verità". Questa promessa è centrale per il nostro cammino spirituale. Nessuna tradizione o autorità umana può sostituirsi alla parola di Dio, e riconosciamo che è lo Spirito Santo a illuminare la Scrittura e renderla viva nel nostro cuore. Egli non parla di sé, ma trasmette ciò che ha ricevuto dal Padre e dal Figlio, glorificando Cristo in ogni momento. Inoltre, Gesù afferma che "tutte le cose che ha il Padre sono mie", mostrando l'intimità perfetta della Trinità. Questa unità tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo è la fonte della nostra speranza e della nostra identità come figli di Dio. Essendo parte di questa famiglia divina, abbiamo accesso diretto alla verità e alla grazia attraverso lo Spirito Santo. Quindi, mentre possiamo sentire nostalgia per la presenza fisica di Gesù, dobbiamo ricordarci che la sua partenza ha portato qualcosa di ancor più grande: lo Spirito Santo, che abita in noi e ci accompagna ogni giorno. Lasciamo che queste parole ci incoraggino a confidare nello Spirito Santo, permettendogli di guidarci, insegnarci e trasformarci. _Meditazione di Giovanni 16:5-15_
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