#musicadaleggere
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February 12, 2025 at 07:12 AM
Con Quiet Life, pubblicato nel dicembre 1979, i Japan abbandonano definitivamente le ruvidezze glam-rock degli esordi per avventurarsi nei territori eleganti e rarefatti che anticipano la nascita del movimento new romantic. Il disco si colloca in un momento di transizione epocale: mentre il punk si dissolve in mille rivoli e la new wave cerca un linguaggio che trascenda l’urgenza iconoclasta, David Sylvian e compagni cesellano un'opera che fonde influenze europee e giapponesi in una sintesi sonora di squisita raffinatezza. L’album segna un punto di svolta non solo per la band, ma anche per la musica pop del periodo. Le influenze di Roxy Music e di Bowie (specialmente quello berlinese) sono tangibili, ma Japan le filtrano attraverso un’estetica algida e minimale, esaltata dal basso pulsante e melodico di Mick Karn, dalle trame sintetiche di Richard Barbieri e dalla batteria metronomica di Steve Jansen. Sylvian, con la sua voce morbida e profonda, evoca un senso di distacco aristocratico, in netto contrasto con il pathos espressionista dei contemporanei post-punk. L’omonima Quiet Life, con la sua pulsazione ritmica incalzante e le stratificazioni di sintetizzatori, è un manifesto programmatico: l'irrequietezza del passato lascia spazio a un’inquietudine più raffinata, quasi cinematografica. Fall in Love with Me e Despair suggeriscono un languore notturno, mentre Alien e The Other Side of Life anticipano il sound sofisticato che la band svilupperà in Gentlemen Take Polaroids (1980) e Tin Drum (1981). La rilettura di All Tomorrow’s Parties dei Velvet Underground è un omaggio audace che trasforma l’originale in una litania sintetica e ieratica. L’aspetto visivo è cruciale per Quiet Life. La copertina, con un David Sylvian dall’aria distante e impeccabile, immerso in una palette cromatica fredda, riflette il contenuto musicale: sofisticazione, alienazione, bellezza distillata in un’immagine iconica. Questo approccio estetico influenzerà profondamente la scena new romantic dei primi anni ’80, da Duran Duran ai Visage. Quiet Life non ebbe un successo immediato, ma con il tempo è stato riconosciuto come una pietra miliare della transizione dalla new wave al synth-pop. La sua influenza si riverbera in artisti come David Bowie (fase Scary Monsters), Talk Talk e perfino nei Depeche Mode più raffinati. Oggi, l’album risplende come un esempio di pop sofisticato, elegante e malinconico, capace di trascendere le mode per affermarsi come un classico senza tempo.
👍 ❤️ 3

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