
Nam Myoho Renge Kyo
February 1, 2025 at 12:56 AM
«A quel tempo i monaci, le monache, i laici e le laiche, gli esseri celesti, i draghi, gli yaksha, i gandharva, gli asura, i garuda i kimnara, i mahoraga, gli esseri umani e non umani dell'assemblea e anche i re minori e i saggi re che girano la ruota - tutti coloro che erano riuniti nella grande assemblea - avendo ottenuto ciò che non avevano mai conosciuto, gioirono profondamente congiunsero le mani devotamente e guardarono il Budda. A quel tempo il Budda emise un raggio di luce dalla ciocca di candidi capelli tra le sue sopracciglia - uno dei suoi segni caratteristici - illuminando diciottomila mondi verso oriente. Non vi era luogo che la luce non penetrasse, in basso fino all'inferno Avichi e in alto fino al cielo Akanishtha. Da questo mondo si potevano scorgere in tutte le altre terre gli esseri viventi dei sei sentieri. Allo stesso modo si potevano vedere i Budda presenti in quelle altre terre e udire gli insegnamenti dei sutra che quei Budda stavano esponendo. Contemporaneamente si potevano vedere i monaci e le monache, i laici e le laiche, che avevano portato a termine le pratiche religiose e avevano raggiunto la via. E si potevano anche vedere i bodhisattva e i mahasattva che in seguito a varie cause e condizioni e vari tipi di fede e comprensione, in varie forme e aspetti, stavano completando la via del bodhisattva. E si potevano pure scorgere i Budda entrati nel parinirvana e vedere le torri adornate con i sette tesori erette per le loro spoglie dopo l'ingresso dei Budda nel parinirvana».
Dal “Sutra del Loto” (cap. I. Introduzione)
«Il fuoco è il fuoco della saggezza della natura del Dharma. Il fuoco ha due funzioni. L'una, quella di illuminare, è la saggezza della verità che funziona in accordo con le circostanze mutevoli. L'altra, quella di bruciare, è il principio della verità immutabile. Queste due parole, "illuminare" e "bruciare", rappresentano rispettivamente l'insegnamento essenziale e l'insegnamento teorico. E queste due funzioni del fuoco, la capacità di illuminare e di bruciare, sono entrambe intrinseche a Nam-myoho-renge-kyo. Oggi, quando Nichiren e i suoi seguaci recitano le parole Nam-myoho-renge-kyo, stanno illuminando l'oscurità di nascita e morte, rendendola chiara, così che il fuoco della saggezza del nirvana possa risplendere».
Dalla “Raccolta degli insegnamenti orali (Ongi kuden) di Nichiren Daishonin” (cap. I. Introduzione)
«L’uomo non illuminato chinò la testa, congiunse le mani e disse: "D’ora in poi accetterò e abbraccerò il re dei sutra, il Loto dell’unica verità, e prenderò come mio vero maestro il Budda, l’unico degno d’onore nel triplice mondo. Da adesso, col mio attuale corpo di essere comune, fino a quando avrò ottenuto il corpo di un Budda, non abbandonerò mai questa fede. Anche se le nuvole dei cinque peccati capitali si addensassero su di me, mi sforzerò di emulare l’esempio di Devadatta nel conseguire la Buddità. Anche se le onde delle dieci azioni malvagie mi colpissero, continuerò a desiderare di essere simile a coloro che strinsero un legame col Sutra del Loto ascoltando i principi predicare". Il santo disse: "Il cuore umano è come l’acqua che assume la forma del recipiente e la natura degli esseri fluttua come il riflesso della luna sulle onde. Adesso tu dici di avere una fede salda, ma in seguito cambierai certamente idea. Se i diavoli e i demoni venissero a tentarti non dovrai farti distrarre. Il demone celeste odia la Legge del Budda e i non buddisti avversano il sentiero degli insegnamenti buddisti. Ma tu devi essere come una montagna dorata che risplende più luminosa quando viene scalfita dal cinghiale, come il mare che accoglie tutti i corsi d’acqua, come il fuoco che brucia più alto quando vengono aggiunti ceppi o come l’insetto kalakula che diventa più grande quando soffia il vento. Se segui questi esempi, come potrebbe il risultato non essere positivo?"».
Dal Gosho “Conversazione fra un santo e un uomo non illuminato” seconda parte (RSND, vol. I)