Nam Myoho Renge Kyo
Nam Myoho Renge Kyo
February 4, 2025 at 12:05 AM
«Noi siamo ormai in età avanzata e, sentendo parlare di questa anuttara-samyak-sambodhi con la quale il Budda istruisce e converte i bodhisattva, le nostre menti non hanno provato alcuna sensazione di gioia o di entusiasmo. Ora, tuttavia, al cospetto del Budda abbiamo sentito che questo ascoltatore della voce ha ricevuto la predizione che in futuro otterrà l'anuttara-samyak-sambodhi e il nostro cuore ne è estremamente felice. Abbiamo ottenuto una cosa senza precedenti. D'improvviso abbiamo potuto ascoltare una Legge che è molto raro incontrare, una cosa assolutamente inattesa, e ci consideriamo veramente fortunati. Abbiamo ricevuto un grandissimo beneficio, abbiamo ottenuto un gioiello inestimabile senza cercarlo. Onorato dal Mondo, avremmo piacere di illustrare ciò che intendiamo con una parabola. Immaginiamo un uomo che in gioventù abbia abbandonato il padre e sia fuggito per vivere in luoghi lontani per molto tempo, dieci, venti, forse addirittura cinquant'anni. Divenuto col passare degli anni sempre più povero e indigente, vagava in ogni direzione alla ricerca di cibo e di vesti. Dopo un incessante e remoto girovagare gli capitò per caso di volgere i suoi passi in direzione della sua terra natia. Nel frattempo il padre aveva condotto senza successo ricerche sul figlio e si era trasferito in una certa città» [...] «Onorato dal Mondo, a quel tempo il figlio ridotto in miseria passava da un mestiere all'altro finché giunse per caso davanti alla casa del padre» [...] «Dentro di sé gli sovvenne questo pensiero: "Deve trattarsi di un re o di una persona di rango simile a quello di un re. Questo non è certo un posto in cui io possa sperare di ottenere un lavoro e guadagnarmi da vivere"» [...] «A quel tempo il vecchio benestante, assiso sul suo trono di leone, notando il figlio lo riconobbe immediatamente e il suo cuore si riempì di grande gioia» [...] «Trascorso un certo lasso di tempo, il padre intuì che il figlio a poco a poco era diventato più sicuro di sé, aveva allargato la sua mente e sviluppato una grande volontà, che cominciava a vergognarsi della precedente bassa opinione che aveva avuto di se stesso. Sentendo che la sua fine si avvicinava, ordinò al figlio di organizzare un incontro con tutti i parenti, in presenza del sovrano, degli alti dignitari, dei nobili e di tutte le persone del palazzo. Quando tutti furono riuniti, fece questa dichiarazione:» [...] «"Questo è veramente mio figlio e io sono davvero suo padre. Ora sappiate che tutti i miei averi, le mie ricchezze e le mie proprietà in futuro apparterranno a questo mio figlio. Egli è perfettamente al corrente di tutti gli affari precedenti relativi alle entrate e alle uscite". Onorato dal Mondo, quando il figlio ridotto in miseria ebbe udito queste parole del padre, provò una gioia profonda, dato che aveva ottenuto quello che mai aveva avuto prima. Subito ebbe questo pensiero: "Non mi è mai passato per la testa di desiderare o di cercare questi beni. Eppure tutte queste ricchezze sono venute a me spontaneamente!". Onorato dal Mondo, il vecchio con le sue immense ricchezze non è altri che il Tathagata e tutti noi siamo i figli del Budda». Dal “Sutra del Loto” (cap. IV. Fede e comprensione) «Parole e frasi, volume sesto, dice: "Nel brano 'abbia abbandonato il padre e sia fuggito via', 'abbandonare' significa allontanarsi dal grande veicolo, 'fuggire' significa nascondersi nell'oscurità, o nell'ignoranza, e 'via' significa dirigersi verso il regno di nascita e morte"». Dalla “Raccolta degli insegnamenti orali (Ongi kuden) di Nichiren Daishonin” (cap. 4. Fede e comprensione) «Non credo che Shariputra, Maudgalyayana e gli altri grandi ascoltatori della voce abbandonerebbero i praticanti che lodano uno qualsiasi degli insegnamenti esposti dal Budda nella sua vita, ma è probabile che nutrano un lieve risentimento verso i vari sutra predicati prima del Sutra del Loto. Questo certamente a causa dell’ammonimento [in essi contenuto]: "Fra gli insegnamenti del Budda essi [gli ascoltatori della voce] sono come semi già rovinati". Ora che sono diventati i Tathagata Fiore Splendente, Forma Rara e Splendore Universale, una fortuna davvero insperata, devono sentirsi come se le montagne K’un-lun si fossero spaccate ed essi fossero potuti entrare in quelle montagne dei tesori. Per questo nel passo di lode essi dicono: "Abbiamo ottenuto un gioiello inestimabile senza cercarlo". Perciò non può esserci alcun dubbio che tutte le persone dei due veicoli proteggeranno i praticanti del Sutra del Loto. Persino umili animali sanno ripagare i loro debiti di gratitudine. Un uccello, l’oca selvatica, adempie i doveri filiali verso la madre quando quest’ultima è sul punto di morire. E la volpe non dimentica la sua collinetta. Se perfino gli animali agiscono così, a maggior ragione devono farlo gli esseri umani». Dal Gosho “Sulle preghiere” (RSND, vol. I)

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