
Nam Myoho Renge Kyo
March 1, 2025 at 04:06 AM
Una volta il Budda si trovava sul Monte Gridhrakuta nei pressi di Rajagriha. Era accompagnato da una moltitudine di dodicimila eccellenti monaci, tutti arhat che avevano già sradicato ogni illusione e non avevano più alcun desiderio terreno, che avevano ottenuto ciò che andava a loro vantaggio e posto fine ai legami dell'esistenza e avevano conseguito la libertà della mente» [...] «Vi erano quattro re garuda: il re garuda Grande Maestà, il re garuda Grande Corpo, il re garuda Grande Pienezza, e il re garuda Così Vuole, ciascuno con molte centinaia di migliaia di seguaci. E vi era il re Ajatashatru, figlio di Vaidehi, con molte centinaia di migliaia di seguaci. Ciascuno di loro, dopo essersi inchinato ai piedi del Budda in segno di obbedienza, si ritirò e prese posto a un lato. A quel tempo l'Onorato dal Mondo, attorniato dalle quattro categorie di credenti, ricevette offerte e segni di rispetto e fu onorato e lodato. E per il bene dei bodhisattva espose il sutra del Grande Veicolo intitolato Innumerevoli Significati, una Legge per istruire i bodhisattva, custodita nel cuore dai Budda».
Da “Il Sutra del Loto” (cap. I. Introduzione)
«Parole e frasi, volume primo, dice: "Il nome del re Ajatashatru significa 'nemico non nato'". Dice anche: "Il Sutra Mahaparinirvana afferma: 'Il nome Ajatashatru significa nemico non nato'". Dice anche: "Il Sutra Mahaparinirvana afferma: 'La parola ajata significa non nato e la parola shatru significa nemico'". La raccolta degli insegnamenti orali dice: "gli abitanti del Giappone sono tutti come il re Ajatashatru. Essi hanno già ucciso il loro padre, il Budda, e ferito la loro madre, il Sutra del Loto". Il Sutra degli infiniti significati dice: "I Budda, che sono il re, e il sutra, che è la regina, si uniscono in armonia per generare questo figlio bodhisattva". Ma coloro che offendono la Legge, anche quando sono nell'utero della loro madre stanno già manifestando odio e inimicizia verso il Sutra del Loto. Non sono dunque "nemici non nati"?»
Dalla “Raccolta degli insegnamenti orali (Ongi kuden) di Nichiren Daishonin” (cap. 1. Introduzione)
«Ci sono due modi in cui una scuola costituita può esprimere giudizi sulla superiorità comparativa fra i vari sutra. Uno si chiama rifiuto apparente e l’altro rifiuto effettivo. Nel caso del rifiuto apparente, di fatto si approvano le asserzioni di un’altra scuola, ma apparentemente si rifiutano, forse allo scopo di chiarire meglio la verità sull’argomento. Nel rifiuto effettivo, non si comprende davvero la superiorità delle dottrine di un’altra scuola e, nella propria illusione, si crede sul serio che il proprio punto di vista sia superiore, rifiutando così nella maniera più assoluta quello dell’altro. I patriarchi e i maestri delle varie scuole in alcuni casi adottarono il rifiuto apparente e in altri il rifiuto effettivo. Ci sono casi in cui una persona in cuor suo crede che il Sutra del Loto sia superiore a tutti gli altri sutra, ma per un certo periodo sembra allontanarsi da esso e rifiutarlo con l’intento di metterne maggiormente in evidenza gli insegnamenti. Così Devadatta, il re Ajatashatru e i non buddisti svolsero il ruolo di nemici del Budda e dopo che, in tal modo, ne ebbero reso manifesta la virtù, alla fine diventarono seguaci del suo insegnamento. D’altro canto, molti sono ignoranti davvero, si comportano da nemici del Budda e cadono nei cattivi sentieri. Perciò nel caso dei patriarchi e dei maestri delle varie scuole si dovrebbe determinare se nei loro scritti abbiano dato qualche segno di aver ritrattato le loro precedenti dichiarazioni oppure abbiano continuato a offendere la Legge, condannandosi a rinascere nei cattivi sentieri».
Dal Gosho “Cosa significa offendere la Legge” (RSND, vol. II)