
Catechisti Diocesi Di Como
June 2, 2025 at 07:52 AM
1 giugno 2025
SOLENNITA’ DELL’ASCENSIONE DEL SIGNORE
Enrico e Alessia Maccianti
Gesu’, mentre ricollega la sua manifestazione alla storia passata” Così sta scritto: “Il Cristo patirà…” ,annuncia la storia futura: dice ai discepoli che li inviera’ nel mondo e che mandera’ loro lo Spirito Santo.
Per la conversione dell’uomo lo studio delle scritture non è sufficiente, perché la Parola di Dio non è rimasta incisa sulla pietra, ma il Verbo si è fatto carne in Cristo, morto e risorto.
Dio entra per amore gratuito e misericordioso nella storia di ciascuno di noi.
L’ascensione ci dice non solo che siamo fatti per l’eternità, ma che siamo fatti per essere uomini e donne nella vita eterna. Non è la stessa cosa. E’ molto di piu’. Tutto ciò che siamo restera’. Il nome che abbiamo su questa terra sara’ il nostro nome nell’eternita’ di Dio.
Siamo chiamati ad un destino bello, ad essere cittadini del cielo, ma già da qui possiamo sentire l’abbraccio senza fine tra cielo e terra, chiamati a costruire ponti, come figli riconoscenti all’amore di un Padre che non disattende le sue promesse , ma ci chiede di restare in città finché “non siate rivestiti di potenza dall’ alto”, di “ dimorare in Lui”, qui e ora.
Gesu’ vuole porre un gesto che esprime la fine della sua missione sulla terra e dà il via alla missione della sua Chiesa.
Cristo risorto è d’ora in poi il luogo della presenza di Dio nel mondo.
“Con grande gioia stavano sempre nel tempio lodando Dio”
La gioia che invade gli apostoli nel ritornare a Gerusalemme mostra chiaramente come essi siano gia’ raggiunti e mandati dalla potenza della nuova presenza di Cristo risorto nello Spirito Santo.
Egli non ci abbandona, si stacca e viene portato in cielo, con la benedizione del Signore tutto finisce nella gioia.
“Ed essi si prostrarono davanti a lui…” Questo Vangelo termina con un omaggio di adorazione. Per l’evangelista Luca la storia di Gesù si chiude in preghiera.
Vorremmo terminare questo commento soffermandoci proprio sulla preghiera: Gesu’ ci dice: “ Quando due o piu’ sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro…”.
Questa Parola ci aiuta a pregare singolarmente, in coppia, nella comunità cristiana, in famiglia, a sentire che Lui è con noi, in noi.
Impariamo a rivolgerci al Padre accostandoci alla preghiera e calandola nella concretezza della vita quotidiana; così la preghiera potrà diventare rendimento di grazie per ciò che accade ogni giorno in famiglia, piuttosto che la preghiera di intercessione per le persone più care, preghiera di perdono se qualcosa non ha funzionato, continuazione della Eucaristia nella comunità vissuta la domenica all'interno delle nostre case … E allora la vita si fa preghiera!, Gesù continua a benedirci con le mani alzate.
Alcune volte ci sentiamo poveri, perchè non riusciamo a trovare tempi lunghi per questi momenti, ma il tempo non è così importante, ciò che conta è collegare la preghiera alla vita, il nostro cuore sarà ricolmo di gioia piena, donandoci quella pace profonda capace di resistere alle prove più dure della vita. Pellegrini di speranza, nell’attesa fiduciosa di cieli nuovi e di una terra nuova.
❤️
2