#musicadaleggere
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May 21, 2025 at 07:00 PM
Il singolo "Il fuggiasco / A Mano Armata" di Mark De Vann si configura come un’operazione musicale di rara finezza, un omaggio sofisticato e consapevole alla tradizione sonora del cinema poliziesco italiano degli anni Settanta, rivisitata con uno sguardo lucidamente contemporaneo. L’artista cesella ogni dettaglio con perizia quasi filologica, ma senza cedere alla sterile nostalgia: ciò che emerge è piuttosto una riflessione sonora sulla memoria e sull’immaginario collettivo urbano. Nel brano "A Mano Armata", De Vann attinge a un lessico musicale archetipico per restituire l’inquietudine di una città che pulsa sotto l’ombra della legge e del crimine. La composizione è attraversata da una tensione quasi cinematografica, che richiama alla mente le partiture di maestri come Stelvio Cipriani o Franco Micalizzi, ma filtrate attraverso un linguaggio attuale, dove la nostalgia non è mai manierismo, bensì materia viva, trasformata. "Il fuggiasco", in contrappunto, si configura come il versante più interiore e introspettivo del dittico. Qui, il ritmo si fa più dilatato, quasi trattenuto, come a tradurre in suono la psiche inquieta di un uomo in fuga: una fuga fisica, ma forse ancor più morale ed esistenziale. La musica si muove con eleganza tra suspence e lirismo, evocando paesaggi notturni e inquietudini silenziose. Con questo lavoro, Mark De Vann non si limita a recuperare un’estetica, ma la rilegge con occhio critico e poetico, innestandovi elementi di sperimentazione e consapevolezza narrativa. Questo singolo è dunque molto più di un tributo: è una dichiarazione di intenti, una partitura che riflette sull’identità, sulla fuga, e sulla persistente attualità di un certo immaginario cinematografico e sonoro italiano.
❤️ 2

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