
Solo Gesù salva
May 26, 2025 at 08:11 AM
*Confini abbattuti*
Il racconto di Atti 11 ci presenta un momento cruciale nella storia della Chiesa primitiva: l’ingresso dei Gentili (i "non circoncisi") nella comunità dei credenti. Questo episodio non è solo un fatto storico, ma una rivelazione profonda della natura sovrana e inclusiva della grazia di Dio.
I credenti giudei rimangono scandalizzati dall’azione di Pietro: egli ha oltrepassato i confini religiosi e culturali, entrando in casa di pagani e condividendo con loro il pasto e il Vangelo. La loro reazione ("Tu sei entrato in casa di uomini non circoncisi!") rivela un problema radicato: l’identificazione della fede con tradizioni umane. La circoncisione, segno dell’alleanza con Abramo, era diventata per molti un requisito indispensabile per accedere alla salvezza. Ma Dio stava per compiere qualcosa di nuovo.
Pietro racconta la sua straordinaria visione: una tovaglia piena di animali impuri secondo la Legge mosaica, con la voce che lo invita a mangiarne. La sua resistenza iniziale ("Nulla di impuro è mai entrato nella mia bocca!") rappresenta la difficoltà di abbandonare secoli di tradizione. Ma la risposta divina è chiara: *"Le cose che Dio ha purificate, tu non farle impure"*.
Dio non sta semplicemente annullando le norme alimentari; sta rivelando una verità più profonda: *la salvezza non dipende dalle nostre opere o dall’osservanza di regole, ma dalla sua grazia sovrana*. Il muro tra "puro" e "impuro" è abbattuto da Cristo (Efesini 2:14).
Pietro obbedisce alla chiamata dello Spirito e va nella casa del centurione Cornelio, un pagano timorato di Dio. Mentre predica, lo Spirito scende sui Gentili *"come su di noi al principio"* (riferimento alla Pentecoste). Questo è il segno inequivocabile: Dio non fa preferenze di persone (Atti 10:34). Se lo Spirito, dono esclusivo del popolo di Dio nell’Antico Testamento, ora viene riversato anche sui pagani, chi può opporsi?
Pietro riconosce l’opera di Dio e si sottomette: *"Chi ero io da potermi opporre a Dio?"*. Questa è la domanda che ogni credente dovrebbe porsi quando Dio agisce in modi inaspettati, sfidando le nostre categorie religiose.
All’inizio, i fratelli giudei contestano Pietro, ma dopo il suo racconto, *"si calmarono e glorificarono Dio"*. La loro reazione finale è esemplare: riconoscono che *Dio ha concesso il ravvedimento anche agli stranieri*. Non è una concessione umana, ma un atto della misericordia divina.
Questo testo ci interroga:
- *Dove abbiamo eretto muri che Dio vuole abbattere?* Forse non sono più quelli tra circoncisi e incirconcisi, ma tra "noi" e "loro" – chiunque sia il "loro" nella nostra mente.
- *Sappiamo riconoscere l’opera dello Spirito anche quando rompe i nostri schemi?* La Chiesa è chiamata a seguire Dio, non a difendere tradizioni.
- *La nostra fede è centrata sulla grazia o su requisiti umani?* Se Dio ha purificato i Gentili, nessuno è escluso dal suo amore.
La storia di Pietro e Cornelio ci ricorda che *Dio è sempre più grande dei nostri pregiudizi*. La sua grazia raggiunge chiunque creda, e la nostra risposta deve essere quella dei discepoli: glorificare Dio per la sua meravigliosa inclusività.
_Meditazione di Atti 11:1-18_