
Solo Gesù salva
June 6, 2025 at 08:26 AM
*Chiamati e mandati dallo Spirito*
Il racconto di oggi ci offre un quadro vivace della vita della chiesa primitiva e del modo in cui lo Spirito Santo guida il Suo popolo. In questo passaggio, vediamo come Dio opera attraverso la comunità dei credenti, chiama i Suoi servitori e li equipaggia per l’opera missionaria, nonostante le opposizioni.
La chiesa di Antiochia era un modello di diversità e unità. Tra i suoi membri c’erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaem e Saulo. Uomini di origini e background diversi, ma uniti nel culto, nella preghiera e nel digiuno. È in questo contesto di adorazione e consacrazione che lo Spirito Santo parla: *«Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati»* (v. 2).
La chiamata al servizio non nasce dall’ambizione umana, ma dalla direzione divina. La chiesa non decide autonomamente, ma discerne la voce di Dio nel contesto della comunione e della sottomissione reciproca. Prima di inviare, la comunità digiuna, prega e impone le mani, riconoscendo che l’opera è di Dio, non loro.
Barnaba e Saulo (ora chiamato Paolo) partono *«mandati dallo Spirito Santo»* (v. 4). Non sono semplicemente inviati dalla chiesa, ma dallo Spirito stesso. Questo ci ricorda che ogni vero ministero nasce dall’iniziativa di Dio. La missione non è un’impresa umana, ma un’opera divina realizzata attraverso strumenti consacrati.
A Cipro, essi annunciano la Parola nelle sinagoghe, affrontando resistenze. Elima, il mago, cerca di ostacolare la fede del proconsole Sergio Paolo. Ma Paolo, *«pieno di Spirito Santo»* (v. 9), lo affronta con autorità, smascherando le tenebre e dimostrando la potenza di Dio. Il risultato? Il proconsole *«credette, colpito dalla dottrina del Signore»* (v. 12).
Non tutto, però, va secondo i piani umani. Giovanni Marco, loro aiutante, li abbandona (v. 13). Questo episodio ci ricorda che anche nel servizio a Dio ci sono disillusioni e difficoltà. Eppure, Dio rimane sovrano. La Sua opera non dipende dalla perfezione dei Suoi strumenti, ma dalla Sua grazia.
Cosa impariamo dal racconto di oggi?
1. *L’importanza della comunità* – Come ad Antiochia, siamo chiamati a vivere in comunione, pregando e discernendo insieme la volontà di Dio.
2. *La chiamata viene da Dio* – Se serviamo, è perché Lui ci ha scelti e ci manda. Non dobbiamo cercare gloria personale, ma ubbidienza.
3. *La battaglia spirituale è reale* – Come Elima, il mondo resiste al Vangelo. Ma lo Spirito Santo ci dà forza per combattere con la verità.
4. *Dio è fedele nonostante i fallimenti* – Anche se qualcuno si tira indietro, la missione di Dio procede.
Che possiamo, come quella chiesa di Antiochia, essere una comunità in ascolto dello Spirito, pronta a mandare e a essere mandata, confidando che è Lui a compiere la Sua opera attraverso di noi.
*«Non per potenza, né per forza, ma per lo Spirito mio, dice il Signore degli eserciti»* (Zaccaria 4:6).
_Meditazione di Atti 13:1-13_