*Israele-Iran: sintesi 17–19 giugno 2025* Nelle ultime 48 ore il conflitto tra Israele e Iran ha subito una nuova accelerazione. Israele ha colpito oltre 20 obiettivi strategici in territorio iraniano, inclusi impianti nucleari, basi aeree, raffinerie e strutture di comando. Tra i bersagli anche il reattore di Arak e impianti di produzione di centrifughe. L’AIEA ha confermato alcuni dei siti colpiti. Israele ha inoltre diffuso messaggi di evacuazione in persiano per i civili di Teheran, segnalando aree a rischio vicino all’aeroporto Mehrabad. L’Iran ha risposto lanciando una nuova ondata di missili, anche ipersonici, verso diverse città israeliane. L’operazione è stata ribattezzata “Vera Promessa 3”. Tra i danni più rilevanti, un attacco ha colpito un ospedale a Be’er Sheva, che Teheran definisce un errore, puntando il dito su un obiettivo militare vicino. La Guida Suprema Ali Khamenei ha delegato poteri diretti ai Pasdaran per la gestione del conflitto, e ha promesso una reazione “senza pietà”. *Scenario internazionale: pressioni, minacce e mediazioni* USA: hanno rafforzato le difese israeliane con il sistema Aegis e batterie THAAD, ma non sono ancora entrati nel conflitto. Trump valuta un attacco preventivo al sito di Fordow, ma preferisce una trattativa. Russia: ha parlato di "catastrofe nucleare" in caso di escalation e si offre come mediatore. Francia e Regno Unito: chiedono de-escalation diplomatica; Londra ha evacuato i familiari dei diplomatici. Cina e Hamas: condannano gli attacchi israeliani, definendo l’Iran un alleato strategico. *Situazione interna e cyberguerra* In Iran, blackout di internet generalizzato, forse dovuto a cyberattacchi o restrizioni interne. In Israele, continui allarmi e evacuazioni, con l’Iron Dome e altri sistemi che reggono sotto pressione. In Siria, Israele ha intensificato operazioni nel Golan. A Gaza, proseguono gli attacchi israeliani.