Nam Myoho Renge Kyo
Nam Myoho Renge Kyo
May 26, 2025 at 11:50 PM
«A quel tempo il Budda si rivolse alla grande assemblea dicendo: "In un'epoca passata, un immenso, illimitato, inconcepibile numero di asamkhya di kalpa or sono, viveva un Budda chiamato Saggezza del Fiore Sovrano della Costellazione Suono del Tuono, tathagata, arhat, samyak-sambuddha"» [...] «I suoi due figli, utilizzando il potere degli espedienti, erano riusciti a convertire il loro padre, portandolo alla fede e alla comprensione della Legge del Budda e a gioirne». Da “Il Sutra del Loto” (cap. XXVII. Precedenti vicende del re Ornamento Meraviglioso) «In questo capitolo i due figli, insegnando e convertendo, riescono a persuadere il loro padre, il Re Ornamento Meraviglioso, ad abbandonare le sue false visioni, ad adottare e sostenere visioni corrette e a diventare così un Budda chiamato Re dell'Albero di Sal». Dalla “Raccolta degli insegnamenti orali (Ongi kuden) di Nichiren Daishonin” (cap. 27. Precedenti vicende del Re Ornamento Meraviglioso) «Per quanto mi riguarda, è per il vostro bene e per quello dei miei genitori che ho smesso di recitare il Sutra di Amida. Se mi direte che devo assolutamente recitarlo, vi scriverò nuovamente in proposito. Però, se mi ordinassero di fare qualcosa non perché la faccenda è stata attentamente studiata, ma solo perché certe persone formulano congetture arbitrarie, allora, anche se potrei obbedire col corpo, non lo farei mai col cuore. Anche se temo di parlare in maniera troppo ardita, posso chiedervi ancora una volta di riconsiderare la cosa? Questo prete Nichiren di cui sto parlando: non c’è nessun altro come lui! Se gli eventi prendessero una certa piega, ho paura che in seguito potreste avere dei rimpianti. Sarebbe stupido che voi non ascoltaste i suoi insegnamenti solo perché la gente di quest’epoca fa così. Se nel futuro le autorità decidessero di dargli ascolto, quale altra persona non lo farebbe? Ma, a quel punto, a cosa servirebbe unirvi a loro? Non fareste che riporre fede nelle persone invece che nella Legge. La gente di oggi è convinta che i figli dovrebbero sempre obbedire ai genitori, i sudditi al sovrano, e gli allievi al maestro, ma questa è un’idea sbagliata, sostenuta da chi non capisce i testi non buddisti o non conosce per niente le scritture buddiste. Fra le opere non buddiste, il Classico della pietà filiale cita casi in cui un figlio deve contestare il padre o un suddito fare rimostranze al sovrano. E nelle scritture buddiste, il Budda spiega chiaramente che, rinunciando ai propri obblighi [nei confronti dei genitori e del sovrano] per entrare nella vita buddista, si possono veramente ripagare fino in fondo questi obblighi. Il principe Siddharta era il miglior figlio di tutto il continente di Jambudvipa, eppure solo disobbedendo agli ordini del padre, il re, poté alla fine condurre i suoi genitori all’illuminazione. E fu perché Pi kan rimproverò il padre, il re Chou della dinastia Yin, facendosi squarciare il petto per questo, che i posteri lo ricordano come un uomo saggio. Voi potete anche considerarmi un uomo di nessuna importanza, ma se non darete ascolto al consiglio di un umile prete come me, temo che lo rimpiangerete nell’esistenza presente e in quelle future. È per il bene dei miei genitori che ho cessato di recitare il Sutra di Amida, e quindi è ben poco probabile che ricominci a farlo per assecondare il vostro desiderio. Con profondo rispetto vi offro queste riflessioni». Dal Gosho “Lettera a Shimoyama” (RSND, vol. II)

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