
Nam Myoho Renge Kyo
June 18, 2025 at 01:30 AM
«Ajita, immagina una persona che si rivolga a un'altra dicendo: "Conosco un sutra che si chiama Sutra del Loto. Andiamo insieme ad Ascoltarlo". E immagina che l'altra persona, ricevuto l'invito, vada e ascolti il sutra anche per un solo momento. I meriti della prima persona saranno tali che quando rinascerà si troverà nello stesso luogo dei bodhisattva che hanno ottenuto le dharani. Svilupperà grandi facoltà e saggezza. Per cento, mille, diecimila ere non sarà muto. La sua bocca non emanerà cattivo odore» [...] «un aroma di fiori utpala esalerà continuamente dalla sua bocca».
Da “Il Sutra del Loto” (cap. XVIII. I benefici di chi risponde con gioia)
«La parola "alito" si riferisce al Daimoku» [...] «Il brano del capitolo Espedienti che recita "[Una Legge meravigliosa come questa è ... ] come la fioritura dell'udumbara" si riferisce al principio dei tremila regni in un singolo istante di vita. Si dovrebbe riflettere attentamente su ciò».
Dalla “Raccolta degli insegnamenti orali (Ongi kuden) di Nichiren Daishonin” (cap. 18. I benefici di chi risponde con gioia)
«[...] il Gran Maestro Miao-lo, parlando delle persone che gioiscono all’udire le parole del sutra trasmesse attraverso una successione di cinquanta persone, afferma: "Probabilmente le persone si sbagliano su tale questione perché non comprendono quanto sia grande il beneficio che anche un principiante [nella pratica del Sutra del Loto] può ottenere. Esse ritengono che il beneficio sia riservato a chi è più avanzato nella pratica e disprezzano gli sforzi dei principianti. Perciò, il sutra qui dimostra il suo potere rivelando che la pratica è superficiale, ma il beneficio che ne risulta è assai profondo". Questo passo significa che il Budda temeva che chi non avesse capito correttamente il Sutra del Loto dicesse che era stato predicato unicamente per le persone sapienti e particolarmente abili e diligenti nella loro pratica religiosa, persone dalle capacità e dalla comprensione superiori. Perciò spiegò chiaramente che le persone ignoranti di quest’ultima epoca, quelle di capacità e comprensione inferiori, con il semplice atto superficiale di gioire all’udire il Sutra del Loto, potevano acquistare benefici maggiori di quelli dei grandi uomini e dei santi dalle capacità superiori che avevano praticato gli insegnamenti esposti nei sutra dei precedenti quarant’anni e più della vita di predicazione del Budda».
Dal Gosho “Sulla recitazione del daimoku del Sutra del Loto” (RSND, vol. II)
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