Nam Myoho Renge Kyo
Nam Myoho Renge Kyo
June 19, 2025 at 10:40 PM
«A quel tempo vi era un bodhisattva, il monaco chiamato Mai Sprezzante. Ora, Dotato di Grande Autorità, per quale ragione si chiamava Mai Sprezzante? Questo monaco, qualsiasi persona gli capitasse di incontrare, fosse un monaco, una monaca, un laico o una laica, si inchinava rispettosamente davanti a tutti costoro e pronunciava parole di lode, dicendo: "Nutro per voi un profondo rispetto; non oserei mai trattarvi con disprezzo o arroganza. Perché? Perché voi tutti state praticando la via del bodhisattva e conseguirete certamente la Buddità". Questo monaco non si dedicava a leggere o a declamare le scritture, ma se ne andava in giro semplicemente inchinandosi davanti alla gente. Se gli accadeva di vedere da lontano persone appartenenti alle quattro categorie di credenti, si avvicinava di proposito, si inchinava e li lodava dicendo: "Non oserei mai disprezzarvi, perché voi tutti conseguirete certamente la Buddità!"» Da "Il Sutra del Loto" (cap. XX. Il bodhisattva Mai Sprezzante) «La parola "inchinarsi" significa giungere le palme delle mani in segno di rispetto. Giungere le palme delle mani rappresenta il Sutra del Loto. Rappresenta cioè il principio dei tremila regni in un singolo istante di vita. È per questo che il testo dice che questo monaco "non si dedicava a leggere o a declamare le scritture, ma se ne andava in giro semplicemente inchinandosi davanti alla gente"». Dalla "Raccolta degli insegnamenti orali (Ongi kuden) di Nichiren Daishonin" (cap. 20. Il bodhisattva Mai Sprezzante) «Coloro che aderiscono allo Hinayana rifiutano il Mahayana, e coloro che abbracciano gli insegnamenti provvisori attaccano il vero insegnamento, fino al punto che il paese è infestato da persone che offendono la Legge. Coloro che cadono nei cattivi sentieri a causa della loro pratica errata del Buddismo sono più numerosi dei granelli di polvere della terra, mentre coloro che raggiungono la via del Budda mediante la pratica dell’insegnamento corretto sono meno del terriccio che può stare su un’unghia. In un’epoca simile, gli dèi celesti e le divinità benevolenti abbandonano il paese e rimangono solo gli esseri celesti malvagi e i demoni malvagi, che si impossessano della mente e del corpo del sovrano, dei sudditi, dei monaci e delle monache e li spingono a maledire, disprezzare e diffamare il devoto del Sutra del Loto. Se tuttavia, nell’epoca seguente alla morte del Budda, una persona rinuncia ai propri attaccamenti ai quattro gusti e ai tre insegnamenti e si converte alla fede nel Sutra del Loto, che è il vero Mahayana, gli dèi celesti, le divinità benevolenti e i bodhisattva numerosi come i granelli di polvere di mille mondi che emersero dalla terra, lo proteggeranno come il devoto del Sutra del Loto. Sotto la loro protezione egli [istituirà e] diffonderà ampiamente in tutto Jambudvipa l’oggetto di culto dell’insegnamento originale, cioè i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo. Accadde lo stesso al Bodhisattva Mai Sprezzante che visse nel Medio giorno della Legge del Budda Re Suono Maestoso. Egli propagò ampiamente nella sua terra l’insegnamento di ventiquattro caratteri che comincia con "nutro per voi un profondo rispetto", e fu attaccato con bastoni di legno dall’intera popolazione. I ventiquattro caratteri di Mai Sprezzante e i cinque caratteri di Nichiren differiscono a parole, ma lo spirito è lo stesso». Dal Gosho “Sulla profezia del Budda” (RSND, vol. I)
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