
Logos_Koinos
59 subscribers
About Logos_Koinos
Benvenuti nel *canale whatsapp ufficiale di Logos_Koinos!* Qui troverai video, articoli, aforismi e riflessioni su filosofia, fede, attualità, morale, realismo, metafisica, neuroscienze... Ogni contenuto nasce con intento formativo: chiarire, argomentare, proporre. Dalla tradizione aristotelico-tomista al confronto con la contemporaneità e l'attualità, Logos Koinos è uno spazio in cui il pensiero si struttura, si comunica e si condivide con serietà e profondità. Grazie per essere parte di questa comunità!📖✍🏻💭 _“Veritas est adequatio rei et intellectus"_ (San Tommaso D'Aquino) 🔗 Seguimi anche su telegram, instagram, facebook, X e tiktok qui: *https://linktr.ee/logos_koinos*
Similar Channels
Swipe to see more
Posts

🕊️ Leone XIV ai vescovi italiani: ritorno al kerygma e alla centralità della persona come antidoto al relativismo «Tra crisi e rinascita: il Papa indica alla Chiesa italiana la via stretta del Vangelo, dove discernimento e missione si radicano in una rinnovata antropologia» 📍In un tempo segnato da frammentazione culturale, secolarismo e perdita di orientamento spirituale, Papa Leone XIV si rivolge ai vescovi della CEI con un discorso che ha il tono e la forza di una chiamata profetica. ✝️ Il cuore del suo messaggio? Tornare al kerygma, all’annuncio originario e trasformante del Vangelo, per riscoprire la bellezza di una relazione viva con Cristo. 📖 Non si tratta di un nostalgico ritorno al passato, ma di una vera “rivoluzione copernicana” che rimette al centro la Persona — Cristo e, in Lui, ogni essere umano. 🧠 In un passaggio di grande intensità, il Papa afferma: «La persona non è un sistema di algoritmi: è creatura, relazione, mistero.» Parole che richiamano potentemente la tradizione metafisica tomista, secondo cui l’essere umano è fatto per la verità, per il legame, per l’infinito. Una visione dell’uomo che rifiuta ogni riduzionismo e recupera l’analogia dell’essere, mettendo in dialogo fede, etica e filosofia. 🤝 Da qui nasce anche l’invito a una Chiesa che sappia essere spazio di ascolto e comunione, dove la verità diventa credibile solo se vissuta nella relazione. 🔥 Un discorso che scuote, interpella, illumina: perché non si può evangelizzare senza credere nella dignità e nella sete di senso di ogni uomo. 👉 Leggi l’articolo completo qui: https://medium.com/@logos_koinos/leone-xiv-ai-vescovi-italiani-ritorno-al-kerygma-e-alla-centralit%C3%A0-della-persona-come-antidoto-al-dce60a6dc799

🪝 Un solo Dio… ma in tre Persone? E un uomo che è anche Dio? Per molti, Trinità e Incarnazione suonano come assurdità. Eppure, nella metafisica tomista, sono misteri che eccedono la ragione, ma non la contraddicono. Al contrario: ne rispettano le strutture più profonde. 📖 Tommaso d’Aquino, seguendo Boezio e chiarito da Garrigou-Lagrange, distingue tra ciò che è primo nella sostanza (la persona, o ipostasi) e ciò che è secondo (la natura, o essenza). Questa distinzione permette di comprendere come in Dio possa esserci una sola natura divina, identica in tre ipostasi realmente distinte. Le tre Persone divine non sono tre dèi, ma tre modi sussistenti dell’unico essere divino, distinti unicamente secondo relazione: il Padre genera, il Figlio è generato, lo Spirito procede. ✨ E l’Incarnazione? Non è fusione tra due nature, ma unione ipostatica: la natura umana è assunta dalla Persona del Verbo. È solo il Figlio che si è fatto carne, non il Padre né lo Spirito. Due nature, una sola Persona: Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo. 🧠 Questi misteri non si dimostrano con la ragione, ma la ragione può mostrarne la non assurdità e la profonda convenienza ontologica. Il bene – diceva Dionigi – è per natura diffusivo. E Dio, che è sommo bene, si comunica eternamente: nel Verbo e nello Spirito. La Trinità è la forma eterna di questa comunicazione d’amore.

📍È possibile una morale senza metafisica? Una morale che ignora l’essere, che prescinde dalla natura, è una morale amputata. È il soggetto che si autodetermina a partire da cosa? Da una legge impersonale? Da un dovere cieco? Kant, nella Critica della ragion pura, ha operato una cesura che reputo tanto geniale quanto sconsiderata: ha separato la conoscenza dell’essere dalla fondazione del dover essere. Ma se la ragione pratica è slegata dalla verità sull’uomo, allora la dignità non precede il merito, e la libertà si riduce a pura conformazione astratta. 📖 Aristotele lo aveva già compreso: non si può vivere bene senza sapere cosa si è. La lex naturalis non è un’imposizione esterna, ma l’invito a diventare pienamente se stessi. La morale, allora, non è obbedienza ad una norma, ma fedeltà a una forma. 📌 In un mondo che vuole solo la scelta, e non l’essenza, rischiamo di ridurci a ciò che Maritain descriveva come “esseri senza centro di gravità”. 👉 È ancora pensabile oggi una morale fondata sull’essere? Oppure il dovere è ormai figlio solo della volontà soggettiva?