In Mezz’ora

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2/28/2025, 1:01:17 PM

Torna Newsroom, con Monica Maggioni. Dal 21 marzo, ogni venerdì su Rai 3 alle 21.25. Inchieste, reportage e interviste per comprendere il mondo che ci circonda. Scopri di più 👉 https://www.instagram.com/reel/DGnga0LtGzc/?igsh=aTEwOHRjMmNybTdp

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2/28/2025, 10:08:06 AM

Per la prima volta nella storia USA sarà il presidente a scegliere quali giornalisti possono seguire le sue attività e fargli domande durante i punti stampa. La decisione ha scatenato le proteste dell'Associazione Corrispondenti della Casa Bianca, che ha sempre avuto il compito di formare quotidianamente il cosiddetto "pool presidenziale" per garantire indipendenza e pluralismo. L'ultima mossa di Trump arriva dopo una lunga serie di scelte controverse con al centro i media tradizionali, dal bando contro l'Associated Press - "punita" per non aver cambiato nome al Golfo del Messico - al nuovo sistema di "turnazione annuale" del Pentagono, che ha sfrattato le grandi testate per fare spazio a piccoli media conversatori. Il tutto mentre Elon Musk continua ad attaccare su X le principali agenzie di stampa - "sono solo propaganda e bugie" - e Jeff Bezos, editore del Washington Post convertito al trumpismo, decide senza mezzi termini di plasmare le pagine di opinione del suo quotidiano, scatenando una nuova ondata di indignazione, disdette e dimissioni. Scopri di più 👇 https://www.instagram.com/p/DGnM1PftBI3/?igsh=MTd5c21md2VtcXd3Mw==

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2/26/2025, 6:49:50 PM

L’ultima provocazione del presidente USA è un breve video generato con l’intelligenza artificiale e diffuso sui propri profili social. Le macerie di Gaza si trasformano in un paradiso di alberghi di lusso, ballerine, spiagge affollate e banconote che piovano dal cielo. È il controverso piano "Riviera del Medioriente" che diviene realtà, con tanto di canzone a tema. Un progetto che sembrava essere stato "congelato" dopo l'opposizione dei Paesi arabi, ma che adesso viene rilanciato. Nella nuova Gaza campeggiano ovunque le statue d'oro del presidente USA, mentre il turista Elon Musk assaggia varie prelibatezze e il premier israeliano Netanyahu sorseggia un drink a bordo piscina insieme all'"amico Donald". Vedi il video 👉 https://www.instagram.com/reel/DGiSSzmNKnd/?igsh=MW01Z3Jta3hsNzExNg==

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2/20/2025, 3:14:31 PM

“Zelensky dittatore, “la guerra iniziata dall’Ucraina” e “gli USA molto più generosi dell’Europa con Kiev”. Sono alcune delle dichiarazioni rilasciate in questi giorni Trump sui suoi profili social, nei punti stampa e nelle interviste televisive. Un fiume in piena di attacchi che – nel corso dei nuovi negoziati con la Russia - intende riscrivere dal principio la storia del conflitto ucraino, lasciando interdetta gran parte della comunità internazionale. Accuse dirette a Zelensky stanno arrivando anche da Elon Musk e dal vicepresidente #Vance, mentre Trump ha aggiunto che “#Mosca vuole la pace e ha le carte in regola nelle trattative, perché ha conquistato molti territori”. Zelensky, che dopo i primi attacchi aveva accusato Trump di “nutrirsi di disinformazione russa”, sta cercando di smorzare i toni. In vista dell’incontro con l’inviato USA Kellogg, in programma oggi, ha auspicato un “lavoro costruttivo con gli USA”: “Il mondo deve scegliere se stare con Putin o con la pace”. In risposta a questa improvvisa rottura, i vertici dell’UE hanno ribadito il loro sostegno al leader ucraino, considerandolo “un interlocutore legittimo eletto democraticamente”. Lunedì 24 febbraio, terzo anniversario dall’inizio dell’invasione russa, la presidente della Commissione UE von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Costa saranno a Kiev per incontrarlo. Ecco, allora, le dichiarazioni di Trump sull’Ucraina alla prova dei fatti. Scopri di più 👇 https://www.instagram.com/p/DGTJJ_rNQyh/?igsh=MXVuNG9rYXl6OHd5ZA==

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2/22/2025, 9:49:40 AM

Domani 61 milioni di elettori tedeschi saranno chiamati alle urne per le elezioni anticipate in Germania. Un voto decisivo per il Paese, che affronta una fase complessa: l'economia è in affanno, lo scenario politico incerto e frammentato. Una crisi che si ripercuote anche in un'Europa costretta ad affrontare sfide cruciali, dalla guerra in Ucraina ai rapporti con l'amministrazione Trump. Negli ultimi sondaggi il centrodestra cristiano democratico CDU/CSU è in testa con il 30%, seguita dall’ultradestra di AFD al 20,4%. L’SPD di Scholz cala al 15,4%, mentre i Verdi si stabilizzano al 13,1%. I liberali di FDP, Die Linke e la sinistra populista BSW restano sotto il 10%, e non è certo che superino lo sbarramento del 5%, il minimo per entrare nel Bundestag. La crisi economica è stata tra i principali temi della #campagna elettorale: l’industria automobilistica è in crisi, l’energia costa di più, export e investimenti sono in calo. C'è poi il capitolo sicurezza, con i recenti #attacchi terroristici che hanno aumentato le tensioni interne. È quasi certo che nessuna delle forze politiche raggiungerà̀, da sola, i numeri necessari per il governo. Per il post-voto ci sono molte maggioranze possibili, ma è difficile fare pronostici di alleanze tra partiti che, ufficialmente, escluderebbero comunque l'AFD. Al Bundestag dal 2017, il partito di #ultradestra ha avuto un vero e proprio exploit nelle ultime elezioni dei länder orientali, a settembre, superando i partiti tradizionali. Il “firewall”, lo storico cordone sanitario che escludeva l’estrema destra dal governo fin dai tempi successivi alla Seconda Guerra Mondiale, si è incrinato quando la CDU ha sostenuto, tra le polemiche, una mozione sull’immigrazione insieme all’AFD. Secondo un recente sondaggio della tv pubblica tedesca ZDF, il 71% dei tedeschi considera il partito di estrema destra, filorusso e con elementi vicini al neonazismo, una “minaccia per la democrazia”. Scopri di più 👉 https://www.instagram.com/p/DGXtrgjt8QV/?igsh=MWdmc3Ric3BheXprcQ==

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2/24/2025, 4:36:57 PM

In Germania si è aperto il complesso gioco delle alleanze, all’indomani delle elezioni politiche di ieri. L’opzione più probabile è una Grosse Koalition tra CDU/CSU e SPD. Con l’uscita dei liberali non sono più praticabili né la coalizione Jamaica né quella a "semaforo”, che ha sostenuto Scholz dal 2021 al 2024. Tutti i partiti ribadiscono un chiaro rifiuto a qualsiasi accordo con l’ultradestra dell’AFD. I risultati incoronano la CDU/CSU guidata da Friedrich Merz, che con il 28,5% dei voti si assicura la leadership e ipoteca il cancellierato. Come da sondaggio c’è l’exploit dell’ultradestra: Alternative für Deutschland ottiene il 20,8%, consolidando il successo già registrato nelle elezioni dei Länder della Turingia e della Sassonia dello scorso settembre. Il partito di Alice Weidel raddoppia la sua presenza al Bundestag, passando dai 79 del 2021 ai 152 seggi di oggi. Flop dell’SPD, che si ferma al 16,4%, dieci punti in meno del 2021: il peggior risultato dalla fondazione del partito. Colpisce il dato dell'affluenza record: 83,5%, un livello che non si vedeva dalla riunificazione del Paese. Successo per la sinistra di DieLinke, che oltrepassa la soglia di sbarramento e ottiene l’8,8%. Fuori invece i liberali FDP, che si fermano al 4,3%, fuori dal Bundestag. Analizzando la distribuzione geografica del voto, emerge chiaramente il radicamento dell’AFD nei Länder orientali. Sul fronte generazionale, i giovani tra i 18 e i 24 anni si polarizzano sugli estremi: AFD e DieLinke come partiti più votati, complice la massiccia presenza di entrambi sui social, TikTok in particolare. Il livello di istruzione è un altro fattore chiave: l’AFD ha raccolto consensi soprattutto tra chi ha un’istruzione più bassa, mentre i partiti di sinistra hanno prevalso tra gli elettori con titoli di studio più elevati. Merz, parlando alla stampa, ha già tracciato la rotta: “Vogliamo creare un governo stabile per la Germania il prima possibile, idealmente già prima di Pasqua. Il mondo là fuori non aspetta”. Esulta Alice Weidel: “Volevano dimezzarci, ma è accaduto il contrario”. Scopri di più 👉 https://www.instagram.com/p/DGdmTApt9y2/?igsh=cHJ3aWl3dHR1aTE5

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2/24/2025, 8:43:43 PM

“A tre anni dalla brutale aggressione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, vanno ribadite vicinanza e solidarietà alla coraggiosa resistenza ucraina a difesa della propria indipendenza e della libertà delle sue scelte nazionali”. È il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a tre anni dall'aggressione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa. “La violazione delle più basilari norme di convivenza internazionale, infrangendo anche solenni impegni assunti nel 1994 tra le due parti, le centinaia di migliaia di vittime, anche tra la popolazione civile, la devastazione volutamente perseguita delle infrastrutture ucraine sollecitano, insieme a una severa condanna, la ricerca di rapido avvio di colloqui affinché le due parti pervengano alla definizione di una pace giusta, in linea con i principi dell’Onu, garantita da efficaci misure di sicurezza che la rendano effettiva e definitiva”, prosegue nella sua dichiarazione il Capo dello Stato. Scopri di più 👉 https://www.instagram.com/p/DGeAlXMN3wL/?igsh=MWVjNGNpZm02bXJobA==

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2/18/2025, 11:55:28 AM

I rappresentanti di Stati Uniti e Russia hanno iniziato a Riad i primi negoziati di pace sulla guerra in Ucraina. A guidare le due delegazioni Marco Rubio, segretario di Stato USA, e Sergej Lavrov, ministro degli Esteri di Mosca. Nella capitale saudita è atteso domani anche il premier Zelensky - per un viaggio programma da tempo - ma la sua effettiva partecipazione al tavolo è ancora in dubbio. Grande assente l’Europa, e per volontà dello stesso # Trump, intenzionato a ottenere la pace “entro Pasqua” attraverso un filo diretto con #Putin. L’inviato USA per la crisi in Ucraina, Keith Kellogg, lo aveva annunciato già alla Conferenza per la Sicurezza di Monaco: ai colloqui non ci sarà spazio per l’UE, anche se i suoi interessi verranno “considerati, utilizzati e sviluppati”. E ciò malgrado l’enorme sostegno economico, militare, finanziario e politico assicurato a Kiev dai Paesi e dalle istituzioni europee fin dall’inizio della guerra, tre anni fa. Zelensky, infatti, ha chiesto espressamente la partecipazione dell’UE ai negoziati. Per Trump a decidere delle sorti di Kiev dovranno essere solo gli USA, e non l'Euopa, perché nessuno più di loro avrebbe aiutato l'Ucraina - con denaro che ora, tra l'altro, il presidente rivorrebbe indietro. Ma è davvero così? Quanto hanno donato finora gli Stati Uniti? E i Paesi UE? Qual è la vera “classifica” dei principali finanziatori? Abbiamo analizzato i dati del prestigioso Kiel Institute for the World Economy, fra i centri di studio più affidabili al mondo, per capire come stanno le cose. Scopri di più 👇 https://www.instagram.com/p/DGNjBrstgc6/?igsh=cHR4dms2aTJucGZl

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2/19/2025, 8:33:34 PM

"Condizioni stazionarie e lieve miglioramento degli indici infiammatori". Arriva un segnale di speranza dall'ultimo bollettino del Vaticano sulle condizioni di Papa Francesco, sebbene il quadro clinico resti "complesso" a causa dell'infezione polimicrobica e della persistente polmonite bilaterale. Il Pontefice è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma da venerdì scorso, dopo un rapido peggioramento delle sue condizioni di salute, probabilmente causato anche dalla volontà di non interrompere, nelle ultime settimane, gli impegni di rito e quelli aggiuntivi previsti dall’Anno Santo. Le notizie informali diffuse dalla Santa Sede parlano di un Papa “di buon umore”, “dal cuore forte” e capace di “alzarsi”, anche se deve evitare "qualsiasi stress" e anche "il minimo colpo d'aria". Oggi il Papa ha ricevuto la visita della premier Meloni, che gli ha portato “gli auguri del governo e dell’intera nazione” e si è detta “molto contenta di averlo trovato vigile e reattivo”: “Abbiamo scherzato come sempre. Non ha perso il suo proverbiale senso dell’umorismo”, ha detto la presidente del Consiglio, che si è trattenuta al Gemelli per 20 minuti. Ecco cosa dicono i medici e perché resta la preoccupazione. Scopri di più 👇 https://www.instagram.com/p/DGRJHJquWSb/?igsh=ZW82MWJubTI2bnpv

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2/25/2025, 2:08:07 PM

“Lo scenario attuale richiede un impegno per la sicurezza da parte di tutti. Trump ha ragione: dentro la Nato, l'Europa deve giocare un ruolo maggiore". Intervistato da Monica Maggioni per In Mezz’ora, Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, commenta la situazione internazionale dopo le ultime posizioni del presidente Usa: "Per l’Europa è l'occasione di una doccia fredda, di una presa di coscienza. La posizione di Trump non è sbagliata, richiamarci a una maggiore responsabilità non è sbagliato, ci siamo un po' seduti. In questo senso l’Europa deve cambiare passo e già ha iniziato a farlo”. Scopri di più 👉 https://www.instagram.com/reel/DGf4Qpst0Gb/?igsh=OWszaXZlaWN0aXlt