
Confraternita M. SS. Addolorata - Corigliano Rossano a.u. Rossano (CS)
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ð£ð¥ððŠðð¡ð§ðððð¢ð¡ð ððð ðŠððð¡ð¢ð¥ð/ð ðð¬ðð - Domenica 2 Febbraio 2025 ð ðð²ðððð¿ð® Ml 3,1-4 Entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate. ðŠð®ð¹ðºðŒ (Sal 23) Vieni, Signore, nel tuo tempio santo. ðð ðð²ðððð¿ð® Eb 2,14-18 Doveva rendersi in tutto simile ai fratelli. ð©ð®ð»ðŽð²ð¹ðŒ Lc 2,22-40 I miei occhi hanno visto la tua salvezza. Questa festa Ú un ponte fra il Natale e la Pasqua; infatti l'offerta di Gesù al Padre, compiuta nel tempio, Ú preludio della sua offerta sulla croce. Oggi la liturgia ci presenta l'incontro fra il bambino Gesù e l'anziano Simeone, tra l' Antico e il Nuovo Testamento, tra la profezia e la realtà , tra Dio e il suo popolo. à Maria che congiunge i due eventi del Natale e della Pasqua, sia per le parole di Simeone, sia per il gesto di offerta del Figlio. ð¢ðŽðŽð¶ ð¿ð¶ð°ðŒð¿ð¿ðŒð»ðŒ ð¹ð® ðð¶ðŒð¿ð»ð®ðð® ð±ð²ð¹ð¹ð® ðð¶ðð® ð°ðŒð»ðð®ð°ð¿ð®ðð® ð² ð¹ð® ðð¶ðŒð¿ð»ð®ðð® ðœð²ð¿ ð¹ð® ðð¶ðð®. + ððð¥ ððð§ð ðð¥ðš ððððšð§ððš ðð®ðð I miei occhi hanno visto la tua salvezza. Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di MosÚ, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore â come Ú scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» â e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme câera un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione dâIsraele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anchâegli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli Ú qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione â e anche a te una spada trafiggerà lâanima â, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». Câera anche una profetessa, Anna, figlia di FanuÚle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età , aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nà zaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui. ððð«ðšð¥ð ððð¥ ðð¢ð ð§ðšð«ð ðð¢ð©ð ð¡ððŠðð ðð ðŠð£ðð¥ðð¡ðð Lâattesa profonda di un uomo anziano racchiudeva quella di un intero popolo: Simeone «aspettava la consolazione dâIsraele». Nasce così la speranza cristiana, da unâattesa che scava il cuore e si protrae nel tempo, come lo sfregare di legno su pietra: prima viene il calore e poi nasce una scintilla. Vale la pena vivere lââurloâ di gioia e dolore per sentir nascere in noi la fiamma dello Spirito, piccola come quella oggi accesa tra le nostre mani, grande come la luce interiore della promessa che ha guidato il vegliardo: «I tuoi occhi vedranno Cristo»! à la âfesta dellâincontroâ tra il Signore che entra nel suo tempio (I Lettura) e la Chiesa-umanità che lo accoglie tra le braccia (Vangelo). Il «Re della gloria forte e valoroso» che attendevamo (Salmo) ha gli occhi del piccolo Bambino offerto al Padre. Tanto Dio si Ú avvicinato a noi per abbracciarci da lasciarsi abbracciare, lui che ha voluto avere in comune con noi «il sangue e la carne», cioÚ la fragilità della condizione umana fino al suo limite estremo, la morte (II Lettura). Ecco lâabbraccio dâamore che nutre la speranza: lâincontro tra Dio e il suo popolo. Sorelle Clarisse, ð ðŒð»ð®ððð²ð¿ðŒ ððºðºð®ð°ðŒð¹ð®ðð® ððŒð»ð°ð²ðð¶ðŒð»ð² - ðð¹ð¯ð®ð»ðŒ ð. (ð¥ð )

ð© ðð¢ð ðð¡ððð ððð ð§ðð ð£ð¢ ð¢ð¥ððð¡ðð¥ðð¢/ð - 9 Febbraio 2025 ð ðð²ðððð¿ð® Is 6,1-2.3-8 Eccomi, manda me! ðŠð®ð¹ðºðŒ (Sal 137) Cantiamo al Signore, grande Ú la sua gloria. ðð ðð²ðððð¿ð® 1Cor 15,1-11 Così predichiamo e così avete creduto. ð©ð®ð»ðŽð²ð¹ðŒ Lc 5,1-11 Lasciarono tutto e lo seguirono. La Parola di Dio di oggi ci parla di vocazione, una chiamata che Dio non rivolge solo ad alcuni privilegiati, ma a tutti i battezzati. Sia la figura di Isaia, che riceve la sua vocazione da Dio, sia quella di Pietro e degli altri apostoli, chiamati da Gesù per seguirto, hanno in ognuno di noi i riflessi di persone chiamate a operare per la venuta del regno di Dio con l'annuncio e l'azione. ð¢ðŽðŽð¶ ðð¶ ð°ð²ð¹ð²ð¯ð¿ð® ð¶ð¹ ðð¶ðð¯ð¶ð¹ð²ðŒ ð±ð²ð¹ð¹ð² ððŒð¿ðð² ðð¿ðºð®ðð², ð±ð¶ ð£ðŒð¹ð¶ðð¶ð® ð² ð±ð¶ ðŠð¶ð°ðð¿ð²ððð® (ðŽ-ðµ ð³ð²ð¯ð¯ð¿ð®ð¶ðŒ). + ððð¥ ððð§ð ðð¥ðš ððððšð§ððš ðð®ðð Lasciarono tutto e lo seguirono. In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di GennÚsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dellâaltra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontà nati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di ZebedÚo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; dâora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. ððð«ðšð¥ð ððð¥ ðð¢ð ð§ðšð«ð «ðððð¢ð ð, ð ðð¡ðð ð ð!» Il racconto della vocazione di Isaia â un profeta vissuto otto secoli prima di Cristo â Ú ambientato nella cornice luminosa e solenne del tempio, dove risplendono la santità e la gloria di Dio («Santo, santo, santo il Signore degli eserciti! Tutta la terra Ú piena della sua gloria»). Il profeta riconosce la propria indegnità di fronte alla chiamata che ha ricevuto («Un uomo dalle labbra impure io sono»). Ma Dio gli pone su queste stesse labbra una parola piccola piccola (âEccomiâ), ma ricca di efficacia (âManda me!â). La chiamata di Simon Pietro si colloca nella cornice della vita quotidiana di pescatore, che scorre sul lago di Tiberiade. Dopo una notte di fatica e di insuccesso («Abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla») interviene Gesù con lâefficacia prodigiosa della sua parola («Prendi il largo e gettate le reti per la pesca») e con la promessa di trasformare il lavoro di pescatore sul lago di Tiberiade nella missione di portare la salvezza a quel lago che dâora in poi sarà il mondo degli uomini («Non temere; dâora in poi sarai pescatore di uomini»). à la salvezza annunciata da Paolo, dagli apostoli e oggi dalla Chiesa (II Lettura). ð±ðŒð» ð£ð¿ð¶ðºðŒ ðð¶ð¿ðŒð»ð¶, ðððœ, ð¯ð¶ð¯ð¹ð¶ððð®

ð©ð ðð¢ð ðð¡ððð ððð ð§ðð ð£ð¢ ð¢ð¥ððð¡ðð¥ðð¢/ð - 16 Febbraio 2025 ð ðð²ðððð¿ð® Ger 17,5-8 Maledetto chi confida nellâuomo; benedetto chi confida nel Signore. ðŠð®ð¹ðºðŒ (Sal 1) Beato lâuomo che confida nel Signore. ðð ðð²ðððð¿ð® 1Cor 15,12.16-20 Se Cristo non Ú risorto, vana Ú la vostra fede. ð©ð®ð»ðŽð²ð¹ðŒ Lc 6,17.20-26 Beati i poveri. Guai a voi, ricchi. «Beati voi... ma guai a voi...», afferma Gesù nel Vangelo di Luca. Cristo ci ricorda così che vi Ú "maledizione" per chi si crede autosufficiente e trova nelle sole realtà umane la sua sicurezza, mentre vi Ú "benedizione" per chi ripone la propria fiducia solamente in Dio. ðŠð¶ ð°ð²ð¹ð²ð¯ð¿ð® ðŒðŽðŽð¶ ð¶ð¹ ðð¶ðð¯ð¶ð¹ð²ðŒ ð±ð²ðŽð¹ð¶ ðð¿ðð¶ððð¶ (ðð±-ððŽ ð³ð²ð¯ð¯ð¿ð®ð¶ðŒ). + ððð¥ ððð§ð ðð¥ðš ððððšð§ððš ðð®ðð Beati i poveri. Guai a voi, ricchi. In quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante. Câera gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne. Ed egli, alzà ti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro Ú il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dellâuomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa Ú grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti». ððð«ðšð¥ð ððð¥ ðð¢ð ð§ðšð«ð ððð¡ðððð§ð§ð¢ ððð ðð¢ð¡ðððð ð¡ðð ðŠððð¡ð¢ð¥ð La predicazione di Gesù, che riguarda le "Beatitudini", Ú preparata dalle parole dei profeti biblici (I Lettura). Essi presentano la maledizione come la parola del fallimento: «Maledetto l' uomo che confida nell'uomo». La benedizione invece colloca l'uomo nel'ambito di Dio, che lo guida e lo protegge: «Benedetto l'uomo che confida nel Signore». L'evangelista Luca ambienta l'insegnamento di Gesù sulle Beatitudini «in un luogo pianeggiante» (Vangelo), mentre Matteo le fa proclamare sul «monte». Entrambi però colgono lo sguardo di Gesù rivolto a un'umanità ferita dalle sofferenze, dalla povertà , dall'ingiustizia, dalle persecuzioni e discriminazioni. I "guai" che introducono le quattro maledizioni pronunciate da Gesù («Guai a voi ricchi, a voi sazi, a voi che ridete, a voi di cui tutti parlano bene»), sono, sì, una condanna, ma soprattutto sono un forte appello alla conversione, alla condivisione dei beni e al chinarsi come buoni samaritani sul prossimo povero, sofferente e solo. Oggi accogli anche tu questo appello, per diventare testimone delle Beatitudini nella tua famiglia, nell'ambiente in cui lavori e nella comunità di fede che ogni domenica ti abbraccia con il dono della pace. ð±ðŒð» ð£ð¿ð¶ðºðŒ ðð¶ð¿ðŒð»ð¶, ðððœ, ð¯ð¶ð¯ð¹ð¶ððð®

ðð©ðð«ðð®ð«ð ððð¥ð¥ð ð¢ð¬ðð«ð¢ð³ð¢ðšð§ð¢ ðð¥ð¥ð "ðð«ðšððð¬ð¬ð¢ðšð§ð ððð¢ ðð¢ð¬ððð«ð¢" ð©ðð« ð¢ð¥ ððð§ðð«ðì ððð§ððš ðððð ðð¢ð¥ðððððð¡ð¢-ð¥ð¢ðŠðŠðð¡ð¢ (ð®.ð. ð¥ð¢ðŠðŠðð¡ð¢) â La Settimana Santa Ú il fulcro di tutto l'anno liturgico della Chiesa, nella quale "Celebra" la Passione, la morte e la risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. Ai riti che la Chiesa ci propone in questa Santa Settimana si aggiungono anche quelli che da secoli la "Pietà Popolare" ci fa rivivere per rievocare i momenti più salienti della Passione di Cristo. Liturgia e pietà popolare si intrecciano, dando vita ad espressioni di forte impatto al culto cristiano. Ma il momento culminante dei riti della Settimana Santa Ú dato dalle tante processioni dei misteri che si svolgono in tutto il centro e sud Italia nel giorno del Venerdì Santo, e di questo dobbiamo dare anche atto ai notevoli influssi spagnoli: in esse infatti si mescolano elementi strettamente religiosi a componenti folcloristici. Anche la nostra città di Corigliano-Rossano vive questi momenti di intensa spiritualità e fede, che commuove ogni volta, come fosse la prima, i fedeli che vi assistono. L'appuntamento centrale di tutti i Riti della Settimana Santa, si vive nel pomeriggio del Venerdì Santo con l' Azione Liturgica della morte di Gesù in Croce e la suggestiva ed emozionante ðð«ðšððð¬ð¬ð¢ðšð§ð ððð¢ ðð¢ð¬ððð«ð¢, che ha il suo culmine nella Pasqua di Risurrezione di Nostro Signore. à con questo spirito che la ððŒð»ð³ð¿ð®ðð²ð¿ð»ð¶ðð® ð ð®ð¿ð¶ð® ðŠð. ðð±ð±ðŒð¹ðŒð¿ð®ðð®, dellâarea urbana di Rossano a nome del Padre Spirituale, ð±ðŒð» ð£ð¶ð²ðð¿ðŒ ð ð®ð±ð²ðŒ, il Priore, Rag. ð©ð¶ð»ð°ð²ð»ððŒ ðð¹ð¯ð²ð¿ððŒ ðð®ð¿ðŒð³ð®ð¹ðŒ, il ðð¶ð¿ð²ððð¶ððŒ e i ð¥ð²ðð¶ððŒð¿ð¶ ð±ð²ð¶ ððŒð»ðð¶, come ogni anno, attraverso gli organi dâinformazione e/o sul Sito web: ð°ð°ð°.ðð«ðð¢ððšð§ðð«ðððð«ð§ð¢ððð«ðšð¬ð¬ðð§ðš.ð¢ð e i social ufficiali della Confraternita: ðð§ð¬ððð ð«ððŠ, ð ðððððšðšð€ e il ððð§ðð¥ð ðððð¬ðð©ð© annunciano che giorno ððŒðºð²ð»ð¶ð°ð® ð®ð¯ ðð²ð¯ð¯ð¿ð®ð¶ðŒ ð®ð¬ð®ð±, alle ðŒð¿ð² ðð³, inizieranno le ð¶ðð°ð¿ð¶ðð¶ðŒð»ð¶ e le ðœð¿ð²ð»ðŒðð®ðð¶ðŒð»ð¶ per la processione dei âð ð¶ððð²ð¿ð¶â del Venerdì Santo â che questâanno sarà giorno 18 Aprile p.v. â e si protrarranno ogni sabato dalle ore 17 alle ore 18 presso la ððµð¶ð²ðð® ð±ð²ð¹ð¹' ðð±ð±ðŒð¹ðŒð¿ð®ðð®. Si rende pubblicamente noto che: ð¥ð ðšðððð«ðð ð«ððððšð¥ðð ðð®ð«ðð§ðð ð¥ð ð©ð«ðð§ðšððð³ð¢ðšð§ð¢, ð¬ðð«ðð§ð§ðš ð®ðð¢ð¥ð¢ð³ð³ððð ð ððšð©ðð«ðð®ð«ð ððð¥ð¥ð ð¬ð©ðð¬ð ð¬ðšð¬ððð§ð®ðð ð©ðð« ð¥ðš ð¬ð¯ðšð¥ð ð¢ðŠðð§ððš ððð¥ð¥ð ð©ð«ðšððð¬ð¬ð¢ðšð§ð. Avviso particolare ai ð£ð¢ð¥ð§ðð¡ð§ð e alle ðŠððð¡ð¢ð¥ð ððð ðð¢ð¥ðð¢ð¡ð della ðŠðð¡ð§ð ððð¥ð: ðŠð ð£ð¥ððð, ð ðð¢ðð¢ð¥ð¢ ð ð€ðšððð ð£ðð¥ ð§ð¥ð ð©ð¢ðð§ð ð¡ððð'ðšðð§ðð ð¢ ð€ðšðð¡ð€ðšðð¡ð¡ðð¢ ððð¡ð¡ð¢ ð£ð¢ð¥ð§ðð§ð¢ ðð ðŠðð¡ð§ð¢ "ð ððŠð§ðð¥ð¢", ðð ð¡ð¢ð¡ ððð¡ððððð¥ðŠð ð£ðð¥ ð€ðšððŠð§ð¢ ð¥ðšð¢ðð¢ ðð¡ ð ð¢ðð¢ ðð ððð¥ð ðð ð£ð¢ðŠðŠðððððð§Ã ð ð£ðð¥ðŠð¢ð¡ð ð¡ðšð¢ð©ð. Ciò non vieta la prenotazione per gli altri gruppi statuari. ðŠð®ð¹ðð®ððŒð¿ð² ð£ðð£ð£ðð¥ðððð MᥲҜstro dҜι Novιzι

ð£ð²ð¿ ð°ðŒð¹ðŒð¿ðŒ ð°ðµð² ððŒð»ðŒ ð¶ð»ðð²ð¿ð²ððð®ðð¶ ð®ð¹ð¹ð² ð¶ðð°ð¿ð¶ðð¶ðŒð»ð¶ ð±ð²ð¹ð¹ð® ð£ð¿ðŒð°ð²ððð¶ðŒð»ð² ð±ð²ð¹ ð©ð²ð»ð²ð¿ð±Ã¬ ðŠð®ð»ððŒ ð®ð¬ð®ð±, ð¹ð²ðŽðŽð²ð¿ð² ð¶ð¹ ðð²ðŽðð²ð»ðð² ð¿ð²ðŽðŒð¹ð®ðºð²ð»ððŒ!


ð©ðð ðð¢ð ðð¡ððð ððð ð§ðð ð£ð¢ ð¢ð¥ððð¡ðð¥ðð¢/ð - 23 Febbraio 2025 ð ðð²ðððð¿ð® 1Sam 26,2.7-9.12-13.22-23 Il Signore ti aveva messo nelle mie mani e non ho voluto stendere la mano. ðŠð®ð¹ðºðŒ (Sal 102) Il Signore Ú buono e grande nellâamore. ðð ðð²ðððð¿ð® 1Cor 15,45-49 Come eravamo simili allâuomo terreno, così saremo simili allâuomo celeste. ð©ð®ð»ðŽð²ð¹ðŒ Lc 6,27-38 Siate misericordiosi, come il Padre vostro Ú misericordioso. Oggi il Signore ci chiede di amare i nostri nemici e di benedire coloro che ci maledicono: gesti che non sono possibili con le nostre sole forze. Solamente Dio Ú capace di un amore così grande. Dobbiamo quindi farci suoi imitatori per diventare «misericordiosi come il nostro Padre Ú misericordioso », e saremo in grado di volere il bene dei nostri nemici, come ci chiede Gesù. ðŠð¶ ð°ð²ð¹ð²ð¯ð¿ð® ðŒðŽðŽð¶ ð¶ð¹ ðð¶ðð¯ð¶ð¹ð²ðŒ ð±ð²ð¶ ðð¶ð®ð°ðŒð»ð¶ (ð®ð-ð®ð¯ ð³ð²ð¯ð¯ð¿ð®ð¶ðŒ) + ððð¥ ððð§ð ðð¥ðš ððððšð§ððš ðð®ðð Siate misericordiosi, come il Padre vostro Ú misericordioso. In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche lâaltra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Daâ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi Ú dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi Ú dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi Ú dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dellâAltissimo, perché egli Ú benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro Ú misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio». ððð«ðšð¥ð ððð¥ ðð¢ð ð§ðšð«ð ðšð¡ð¢ ðŠððšðð¥ðð¢ ðð ðððð Quanto ci risulta difficile âamare i nostri nemiciâ e âfare del bene a quelli che ci odianoâ! Sarà solo un ideale? Sono belle parole, e basta? Oggi però abbiamo lâesempio di Davide. Come mai Davide fu capace di risparmiare il suo persecutore, Saul, che era nelle sue mani? Quello che fece la differenza fu lo sguardo di Davide su Saul. Lo poteva vedere solo come un persecutore, come un criminale. Invece, Davide ebbe uno sguardo di fede su Saul. Ha visto il dono di Dio sul re Saul, e fu questo sguardo a disarmarlo. Non Ú questa la porta dellâamore per i nemici? Guardare chi mi ha calpestato, odiato, violentato come uno per il quale Cristo Ú morto, come un figlio infinitamente amato dal Padre? Ecco lo sguardo che man mano, magari dopo più anni, ci disarma e ci fa artigiani di misericordia e di perdono. A che punto siamo? Come guardiamo gli altri? La somiglianza a Gesù, nuovo Adamo, si vede già nel nostro guardare, nel nostro vivere? Allora, la nostra ricompensa sarà grande, e non solo la nostra, perché saremo stati âmediatoriâ della salvezza degli altri. ð³ð¿. ðð»ððŒð¶ð»ð²-ððºðºð®ð»ðð²ð¹, ðð¿ð®ð. ð ðŒð»ð®ðð. ð±ð¶ ðð²ð¿ððð®ð¹ð²ðºðºð², ðð¶ð¿ð²ð»ðð²

Uniti nella preghiera e nel dolore, il Priore, il Direttivo, i Revisori dei Conti, l'Assistente Spirituale e la Confraternita tutta, porgono le più sentite condoglianze al confratello Consigliere ANTONIO LINARDI per la perdita della cara suocera LUIGINA. L'Addolorata l' accolga tra le sue braccia materne. #ðððððððððððððððððððð